Elba, sigilli a due cantieri e 9 indagati. Le indagini portano in Comune
Operazione dei carabinieri forestali del nucleo parco. Tra le persone coinvolte personale dell’ufficio tecnico comunale, progettisti, costruttori e proprietari delle aree
CAPOLIVERI. Un cantiere a Mola e l’altro in località Aia di Chelino. Si allarga la geografia a Capoliveri delle aree messe sotto sequestro nell’ambito di indagini su urbanistica ed edilizia allegra che da tempo interessano il Comune elbano. Ad agire sul campo questa volta sono i carabinieri forestali del nucleo parco di Portoferraio. Nel complesso si contano nove persone tra tecnici comunali, progettisti, costruttori e proprietari che a vario titolo sono ritenute coinvolte in violazioni edilizie e paesaggistiche.
Si tratta di altri due filoni di indagine che vanno a sommarsi a quelli che sono sul tavolo della Procura di Livorno, tutti per cantieri edili abusivi. A muoversi sul campo nelle ultime settimane sarebbe stata anche la guardia di finanza e di recente c’è stato il blitz dei carabinieri tutela patrimonio culturale del nucleo di Firenze su un cantiere in località Zuccale. Una geografia di abusi che sembra seguire modalità che si replicano da un cantiere edile all’altro, spesso con permessi a costruire solo apparentemente legittimi ma basati su presupposti falsi.
Qui Mola
I carabinieri forestali del nucleo parco di Portoferraio si trovano davanti a un cantiere edile. In particolare, i militari accertano che le opere in muratura sono state eseguite a seguito del rilascio di più titoli edilizi e paesaggistici che si sono succeduti nel tempo. Ma, a seguito di approfondimenti d’indagine, sono emerse difformità in quanto le opere edilizie non sono state ritenute rispondenti, in termini di volumetria, a quelle condonate e non conformi alle previsioni urbanistiche.
Da qui è scattato il sequestro sia dei volumi condonati che delle opere in fase di realizzazione. Al termine degli accertamenti e delle indagini sul campo sono scattate le denunce alla Procura di Livorno a carico di cinque persone che a vario titolo sono ritenute responsabili dei presunti abusi edilizi.
Tra l’altro i sequestri preventivi e probatori fatti dai carabinieri forestali sono già stati convalidati dall’autorità giudiziaria.
Nel dettaglio, risultano indagati i proprietari dell’area dove insistono le opere, i tecnici incaricati e personale dell’ufficio Tecnico del Comune di Capoliveri.
Qui Aia di Chelino
Una seconda attività d’indagine riguarda l’edificazione di un volume a seguito del rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di un garage seminterrato ai sensi della Legge Tonioli, a servizio dell’abitazione principale. Si parla di un garage sulle carte ma i militari dell’Arma si sono trovati di fronte a un appartamento.
L’attività d’indagine dei carabinieri forestali ha portato alla contestazione delle opere edilizie in quanto ritenute in totale difformità rispetto a quanto autorizzato sia in termini di volumetria, si calcola che è stato edificato più del doppio di quella autorizzata, che in termini di destinazione d’uso non conforme alle previsioni urbanistiche.
Anche in questo caso sono stati messi i sigilli per il sequestro probatorio. In questo caso sono quattro le persone che sono indagate, tra comproprietari dell’area dove insistono le opere, il tecnico progettista incaricato e il titolare dell’impresa costruttrice.
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