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Il caso

Piombino in trasferta forzata: lo stadio Magona è inagibile

di Manolo Morandini

	Una veduta dello stadio Magona
Una veduta dello stadio Magona

La partita casalinga domenica si gioca a Venturina Terme

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PIOMBINO. La biglietteria all’ingresso dello stadio Magona, lato via Salgari, non c’è più. Schiacciata dal peso del pino che è collassato al suolo a impianto chiuso, intorno alle ore 22 del 19 febbraio. A cinque giornate dalla fine del campionato di Promozione il tempo stringe. Di sicuro, non ce n’è a sufficienza per ripristinare l’agibilità dello stadio per le partite della prima squadra. Almeno questa domenica i tifosi nerazzurri dovranno riuscire a sentirsi a casa sugli spalti del Santa Lucia, a Venturina Terme. È qui che alle ore 15 l’undici di mister Diego Verdiani dovrà giocarsela contro il Lebowski, quarta forza del campionato, e provare a salire un gradino per conquistare la salvezza.

«L’intervento per consentire la fruibilità dello stadio, in attesa di sistemare ciò che è stato danneggiato, avrebbe richiesto una procedura piuttosto complessa dal punto di vista burocratico e il sopralluogo di una commissione tecnica – dice il presidente dell’Atletico Piombino Massimiliano Spagnesi –. Non è tanto il problema della biglietteria distrutta, quanto che si deve garantire un filtro tra le tifoserie. Perciò, abbiamo preferito andare temporaneamente a giocare a Venturina. E di questo devo ringraziare della disponibilità l’Asd Venturina Calcio, la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati e il suo vicesindaco Iacopo Bernardini».

L’area interessata dal crollo è stata messa in sicurezza. Adesso c’è da lavorare per tornare alla normalità perché da via Salgari non ci sono più le condizioni per accedere allo stadio. Si tratta di predisporre gli accessi di squadre, arbitri e spettatori, perché non possono esserci situazione di promiscuità. Deve essere sostituito il cancello, una campata è stata accartocciata dal peso dell’albero caduto, e va tirata su anche una parte della recinzione esterna. Dalla società Atletico Piombino come dal Comune si conferma che l’intenzione è di ripristinare il tutto quanto prima. Eppure, sono già trascorse due settimane. A far temere un finale di campionato fuori dal Magona oltre al calendario sono le difficoltà di cassa della società. Restano solo altri due impegni casalinghi per la prima squadra, il 23 marzo e il 6 aprile. Dopodiché i giochi per questa stagione saranno comunque fatti.

E di alcuni giorni fa l’accordo sancito da una scrittura privata tra il Comune e l’Atletico Piombino, con il quale viene riconosciuta al gestore la realizzazione di alcuni interventi di manutenzione straordinaria. E, quindi, un piano di rateizzazione con cui la società sportiva si impegna ad azzerare in poco meno di due anni il debito di oltre 60mila euro accumulato nei confronti dell’amministrazione. Nonostante il riconoscimento di parte degli interventi di manutenzione compiuti, l’Atletico Piombino risulta ancora debitrice nei confronti del Comune di Piombino per una somma pari a 25.659,34 euro. A tale proposito l’ente locale e la società sportiva hanno concordato un piano di rientro con il pagamento spalmato in 22 rate, fino a dicembre 2026. La prima rata da 1.166 euro è scaduta in questi giorni.

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