Piombino, mette una foto del sindaco e degli attivisti di Gioventù Nazionale a testa in giù: è polemica
Polemiche per il post social contro gli attivisti di destra
PIOMBINO. Il sindaco Ferrari a testa in giù con i giovani iscritti del circolo territoriale Gioventù Nazionale. E la scritta «Sudici, bastardi e vigliacchi dovete tornare nelle fogne». Sono gli elementi principali delle bufera scattata in seguito alla pubblicazione di una storia su Instagram da parte di Daniele Perini, giovane candidato consigliere di Insieme a Sinistra alle ultime elezioni comunali. Il suo post nei confronti di "Podestà Barbetta", così ha ribattezzato il sindaco Francesco Ferrari, ha innescato la reazione immediata della maggioranza a sostegno del primo cittadino.
Il commento di Gioventù Nazionale
«Una violenza verbale di una gravità estrema che colpisce il sindaco o e alcuni giovani della val di Cornia, colpevoli solo di impegnarsi, con spirito di servizio in politica per il bene del proprio territorio, con Gioventù Nazionale - commentano - Ma per l’autore di quella storia quei ragazzi, poco più che ventenni, sono dei "fascisti sudici, bastardi e vigliacchi", cui spetta solo di "tornare nelle fogne". Parole traboccanti di odio che l’autore indirizza anche nei confronti del primo cittadino. Il sindaco e questa maggioranza, ricordiamo democraticamente eletti alla guida di questa città, continuano ad essere bersaglio di epiteti pesanti e offensivi. Ci aspettiamo, adesso, che il Pd ma soprattutto che la lista Insieme a Sinistra, capitanata da Francesco Ghini, prendano le distanze da quel post, dal suo autore e da un linguaggio che istiga al disprezzo e all’intolleranza».
Anche Gabriele Sgueglia (presidente Gioventù Nazionale Toscana) e Alessandro Palumbo (presidente provinciale Gioventù Nazionale Livorno) esprimono solidarietà al sindaco Ferrari e ai giovani iscritti al circolo piombinese.
La risposta di Perini
Il Tirreno ha contattato Daniele Perini per chiedere la sua versione dei fatti. Si dice sorpreso del risalto che il post su Instagram pubblicato da lui che è fuori dal consiglio comunale ha avuto nella maggioranza. «Mi dispiace aver ceduto alla violenza verbale nei confronti di un’istituzione - spiega - ma non ritratto la mia presa di posizione. Scatto quando mi trovo di fronte a movimenti che non hanno mai rinnegato il fascismo e a rigurgiti di questo tipo, come dimostra la recente polemica sulla fiamma».
Ma con questi toni non si finisce per diventare esattamente ciò che si intende combattere, ovvero uno squadrista? «Capisco la domanda - risponde Perini - ma io sono qui da solo e dico quello che penso. E non posso starmene zitto quando vedo nella piazza di una città con la storia di Piombino questo tipo di politica. Non dovrebbe passare».
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