Il Tirreno

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Cold ironing a Portoferraio e Piombino: nei porti arriva la svolta green. Che cos’è e i tempi per i lavori

di Maurizio Campogiani

	Una veduta del porto toscano (foto di archivio)
Una veduta del porto toscano (foto di archivio)

Nella città dell’acciaio si apre ufficialmente il cantiere per la prima parte delle opere

13 novembre 2024
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PIOMBINO. Portoferraio e Piombino continuano il loro ruolo di apripista per quanto concerne l’elettrificazione delle banchine, mostrando di avere tutta l’intenzione di rispettare la tempistica programmata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale che vuole chiudere la partita entro il 2026. Sull’albo pretorio dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale sono state infatti pubblicate nuove ordinanze che interessano entrambe le realtà marittime e che sono direttamente collegate ai lavori per il cold ironing.

Portoferraio

Per quanto riguarda Portoferraio, i lavori riguarderanno la realizzazione di un nuovo elettrodotto, che sarà a disposizione anche della città dell’Isola d’Elba. A riguardo, all’impresa realizzatrice è stata concessa un’area di 1.500 metri quadrati all’interno della quale effettuare le operazioni di costruzione dell’elettrodotto in cavo sotterraneo, che dovrà essere completato entro tre mesi. Si tratterà di un cavo di media tensione a 15 chilowatt che sarà poi gestito direttamente dalla società E-distribuzione del gruppo Enel.

Piombino

Per quanto concerne invece Piombino, si tratta proprio dell’apertura del cantiere. Anche in questo caso l’area interessata, posta presso Poggio Batteria, è di poco superiore ai 1.500 metri quadrati e sarà utilizzata per lo stoccaggio del materiale e delle attrezzature necessarie alla realizzazione del progetto riguardante l’elettrificazione delle banchine. L’ordinanza ha una validità di sei mesi, il tempo stimato per il completamento della prima parte dei lavori.

Insomma, come già anticipato, l’iter per quella che viene rappresentata come una nuova era nella vita dei porti è ormai partito. All’appello, per quanto riguarda nello specifico l’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale, manca soltanto il porto di Livorno, notevolmente più grande degli altri e che necessita quindi di interventi di particolare consistenza ed estensione territoriale. Ma anche nel capoluogo labronico, sembra ormai essere solo questione di giorni.

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