Portoferraio, ordinanza di sgombero per lo storico ristorante
L’atto della Autorità di sistema: aree demaniali da rilasciare entro 90 giorni. Parla il titolare del locale
PORTOFERRAIO. Ordinanza ingiunzione di sgombero e ripristino dello stato delle aree demaniali marittimi occupate. L’ha emessa l’Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nei confronti del ristorante “Stella Marina” di Portoferraio, storico ristorante portoferraiese nella zona della banchina dell’Alto Fondale.
Nel provvedimento si parte dalla constatazione che nel luglio 2020 era stata rilasciata la concessione poi andata in scadenza il 31 dicembre del 2022 alla società Stella Marina Srl, in persona dell’amministratore unico Fulvio Tomasetta. E che, in relazione alla scadenza della concessione è stato dato avvio al procedimento di valutazione per l’eventuale incameramento dei beni realizzati su area demaniale marittima.
Viene poi precisato che la commissione ministeriale lo scorso 4 luglio si è determinata di dichiarare l’avvenuto incameramento delle strutture non amovibili di cui si compongono le strutture insistenti sulle aree demaniali marittime oggetto della concessione scaduta, con decorrenza 1 gennaio 2023.
Alla luce di ciò, oltre che dell’assenza di ogni istanza finalizzata ad un eventuale rilascio di nuovo titolo, il Comitato di Gestione dell’ente aveva quindi deliberato di procedere alla ripresa in possesso del bene demaniale e all’avvio delle procedure previste per lo sgombero e la rimessa in pristino stato del bene medesimo provvedendo anche alla rimozione di tutte le opere di facile rimozione, come le tettoie, le verande e i pergolati.
Adesso, dunque è arrivata la decisione di procedere con l’ingiunzione di sgombero, da effettuare entro e non oltre novanta giorni decorrenti dalla data di notificazione. Qualora la società non ottemperasse all’ordinanza, l’Adsp disporrà d’ufficio lo sgombero e il ripristino, con la società stessa che potrà essere chiamata a rispondere di eventuali danni e ammanchi. Il provvedimento sarà trasmesso alla Capitaneria di Porto di Portoferraio, per quanto di competenza in relazione alla occupazione abusiva dell’area demaniale marittima e al Comune di Portoferraio, compreso il Comando Polizia Municipale, per gli accertamenti di competenza in relazione alle condizioni previste dalle normative nazionali e regionali cui è subordinato lo svolgimento delle attività commerciali, oltre che al legale rappresentante della Società. Società che potrà comunque impugnare l’ordinanza con ricorso entro 60 giorni al Tribunale Amministrativo Regionale ed entro 120 giorni al Presidente della Repubblica.
«Al momento non mi è stato ancora recapitato nessun atto formale. Sono però a conoscenza del fatto che dovrei liberare dello spazio sulla banchina attualmente occupata dalla mia azienda». È quanto spiega il gestore del locale Vittorio Autorino. «Aspetto fiducioso il verbale per capire più chiaramente come stanno i termini della questione. Sarà poi mio dovere richiedere un appuntamento all’Adsp, per studiare una strategia comportamentale che stia bene ad entrambi. L’unico dato certo, incontrovertibile di cui disponiamo oggi, come gestori del locale – conclude Vittorio Autorino – è che non ci sarà rinnovata la concessione e, unita a ciò, ci sarà ridotta la disponibilità di usufrue dell’area demaniale. Tutto il resto dovrà essere affrontato e discusso concordemente».