San Vincenzo, addio a Tania Grillandini, la “guerriera elegante”
Dirigente di Unicoop Tirreno, era direttrice delle politiche sociali nella sede di Vignale
SAN VINCENZO. Una figura unica e straordinaria nella storia della cooperazione toscana e della grande distribuzione. Profondo cordoglio non solo in Val di Cornia alla diffusione della notizia della scomparsa di Tania Grillandini, sanvincenzina, classe 1946. Una donna che, con eleganza, dolcezza e pure grande determinazione, ha sfidato ogni difficoltà senza mai arrendersi. Lottando fino all’ultimo anche contro la malattia.
La carriera
Grillandini è stata una pioniera: l’unica donna dirigente di Unicoop Tirreno, in pensione nel 2007, posizione conquistata con intraprendenza e volontà. La sua strada è stata lunga e faticosa, sempre caratterizzata da una costanza che le ha permesso di superare ogni pregiudizio. Ha iniziato il suo cammino lavorando come commessa e autista nell’azienda di famiglia, che si occupava di frutta e verdura. Da lì, con tenacia e dedizione, è arrivata a ricoprire cariche di grande responsabilità in uno dei maggiori gruppi della grande distribuzione.
La sua carriera in Unicoop Tirreno dal primo giugno del 1969, quando venne assunta come operaia in uno dei negozi Coop della Val di Cornia. Da quel giorno, il suo percorso è stato in salita, segnato da sfide e ostacoli, ma lei stessa affermava di aver sempre camminato con entusiasmo, passo dopo passo. «Come farebbe un uomo, ma senza mai trascurare il fatto di essere donna».
La famiglia
Vedova di Loriano Mencarelli, sindaco di San Vincenzo dal 1983 al 1989, figlia di Vito, commerciante in frutta e verdura, e madre di Diego, consulente informatico (anche assessore alla cultura al Comune di San Vincenzo) ha portato avanti il suo impegno in Unicoop, fino a raggiungere, partendo come operaia, livelli dirigenziali: unica donna in un’azienda che, pur avendo alle sue dipendenze un’alta percentuale femminile, ha privilegiato gli uomini nelle cariche di maggiore responsabilità.
Direttrice delle politiche sociali nella sede di Vignale, ha declinato la sua carriera con il ruolo di madre e nonna. L’amore per la sua nipotina, nata un anno prima del suo pensionamento nel 2007, era per lei da sempre fonte di gioia.
I ricordi
Riflettendo sulla sua carriera, Tania ha sempre sottolineato di essersi comportata come una persona, non cercando mai di rifugiarsi sotto l’ala della femminilità. Tuttavia, riconosceva di essere stata fortunata rispetto ad altre donne della sua generazione, grazie al sostegno di sua suocera, che l’aiutò nella gestione della casa e nella cura del figlio. «Per una donna, negli anni Settanta, non era facile far fronte al lavoro e alla famiglia, e soprattutto era quasi impossibile emergere in un ambiente dominato dagli uomini» ricordava. Ma lei, pur senza «portare i pantaloni» era riuscita a sfatare i pregiudizi e a farsi strada. «Guerriera fino alla fine» le parole di chi le è stato più vicini fino all’ultimo. Da giovedì 5 settembre la salma di Tania sarà nella sala del commiato della Misericordia in piazza Manzoni a Piombino. La data del funerale, che si terrà a San Vincenzo, è ancora da fissare.
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