Festa alla pescheria “La banchisa” per i primi trent’anni di attività: «Grazie alla fiducia dei clienti»
VENTURINA. Compleanno importante per la pescheria “La banchisa” che taglia il traguardo dei 30 anni di attività. Ricorrenza che riempie di orgoglio i proprietari Giovanni Fossi e Claudia Marianucci, marito e moglie che hanno avviato l’attività senza alcuna esperienza, guidati da tanta volontà.
«Non è stato facile – raccontano – ma siamo arrivati fin qui con tanto lavoro e sacrifici, grazie soprattutto ai nostri clienti. Abbiamo sempre puntato a offrire la qualità, imprescindibile per un piccolo negozio come il nostro. La banchisa vende pesce fresco e surgelato. Dietro al bancone ci sono da sempre Giovanni e Claudia, sin dall’apertura il 3 gennaio 1993. «L’idea di avere questa pescheria era nata mesi prima – spiega Giovanni –. Ero saldatore in una ditta a Montegemoli e conoscevo la famiglia Bracciali che aveva questa pescheria. In una giornata molto calda gli chiesi se me la vendevano, perché ero stufo di fare il saldatore. Pensavano scherzassi, ma dopo un po’ ne riparlammo e concludemmo l’affare».
Giovanni e Claudia, con una bimba di sei anni, cominciarono a organizzarsi per capire come mandare avanti il negozio, visto che non sapevano nulla di come vendere pesce. «Claudia avrebbe dovuto incominciare a imparare dal precedente titolare, perché io ero ancora sotto contratto come saldatore, ma purtroppo lui si ammalò e non fu possibile – prosegue –. Allora ci rimboccammo le maniche. Mi svegliavo alle 4 per andare nei magazzini del pesce a “rubare il mestiere”, poi insieme a Claudia mettevamo ogni volta in pratica le cose che avevo visto fare. All’inizio è stata dura, ma cominciammo con tanta buona volontà».
Erano altri tempi. «C’era benessere – ricordano – e la maggior parte delle persone poteva permettersi di comprare in pescheria. Tutto bene fin quando siamo passati dalla lira all’euro. I prezzi di alimenti, merci e prodotti sono raddoppiati, ma il potere d’acquisto di stipendi e pensioni è rimasto lo stesso. Per non parlare delle utenze, luce, gas, spazzatura tutto è raddoppiato».
Molto apprezzata a Venturina è la frittura che la pescheria fa ogni sabato, da aprile a settembre. «La frittura abbiamo cominciata a farla per diversificare l’offerta e reagire ai cambiamenti delle abitudini d’acquisto – precisano –. Le donne hanno cominciato a lavorare di più e nelle famiglie è nata la necessità di avere roba pronta da mangiare perché c’è sempre meno tempo per cucinare».
Giovanni e Claudia sono andati avanti forti del sostegno e degli apprezzamenti dei clienti che nel tempo sono aumentati. Nel 2020 arriva il Covid. «Nonostante questa disgrazia – proseguono – abbiamo lavorato molto di più dal 2020 al 2022, perché la gente cucinava in casa e noi siamo stati tra i primi a fare consegne a domicilio». Come guardate ai prossimi anni? «La vediamo dura. Il settore per andare avanti deve cuocere, la gente vuole roba pronta e per farlo dovremmo prendere un dipendente e un negozio più grande. Sarebbero ulteriori costi oltre a quelli che già abbiamo. Insomma, sopravviviamo ma non ci lamentiamo. Abbiamo raggiunto 30 anni di attività tra alti e bassi orgogliosi del traguardo. Ringraziamo le nostre famiglie, che quando abbiamo iniziato da giovani e inesperti non si sono tirate indietro. E l’altro ai nostri clienti, che con la loro fiducia ci hanno accompagnato fino a oggi».
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