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Serie B

Gema, la salvezza toglie i dubbi: a Montecatini ancora due squadre

di Raffaello De Maio
Una gioiosa foto di squadra dopo la vittoria in gara 4 contro Pavia al PalaTreves
Una gioiosa foto di squadra dopo la vittoria in gara 4 contro Pavia al PalaTreves

Lo sponsor Lulli pronto a rinnovare la fiducia nel progetto dei rossoblù

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MONTECATINI. Alzi la mano chi tre mesi fa, dopo la sconfitta nel derby con la Fabo, avrebbe creduto per un solo momento che la Gema potesse concludere il campionato raggiungendo l'obiettivo stagionale, ovvero la permanenza nel campionato di B Eccellenza, che il prossimo anno sarà ancora più ristretto ed anche più oneroso.

Il grande lavoro di coach Angelucci e del suo staff ha rimesso a posto la squadra sul campo e nella testa, organizzando una risalita lenta ma inesorabile verso l'ottavo posto e quindi la possibilità di giocarsi in casa la "salvezza". La sconfitta in gara 1 contro Pavia aveva riproposto i fantasmi di una stagione compromessa, ma proprio nel momento più difficile la squadra ha dimostrato di avere cuore, carattere e coraggio: ha ribaltato una gara 2 sull'orlo del baratro, completando l'opera giocando due partite a Pavia strepitose, talmente strepitose da domandarsi dove sarebbe potuta arrivare se avesse giocato sempre così. Ma adesso non è il momento dei rimpianti ma dei festeggiamenti, con lo sponsor Alessandro Lulli in prima fila e pronto a rilanciare il progetto con rinnovato entusiasmo.

Chi in città incita perché le sue anime termali si fondano probabilmente dovrà rassegnarsi, la Gema resta al suo posto, anche se cambieranno tante cose. Il post partita di gara 4 è stato ovviamente carico di euforia, per un risultato di altissimo livello. I protagonisti sottolineano senza mezzi termini la grande reazione di carattere (e tecnica, va rimarcato) di tutta la squadra, emergendo in tutte le sue qualità.

«Stasera abbiamo chiuso il cerchio – dice coach Massimo Angelucci – la prima partita dopo l'innesto di Laganà e Di Pizzo l'abbiamo giocata proprio qui a Pavia, e l'abbiamo persa negli ultimi secondi. Conquistare la salvezza proprio qui non è un caso. Onore ai ragazzi, nel momento più difficile hanno dimostrato di essere una squadra, di essere uomini, di assumersi le proprie responsabilità. Abbiamo raggiunto una salvezza a testa alta, li ringrazio di cuore. Grazie al mio staff, a tutti quelli che sono sempre rimasti vicini alla squadra, a tutte le persone che lavorano per noi. Ora è un momento di grande felicità per il popolo rossoblù anche se a un certo momento della stagione non ci credeva più nessuno».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Luca Infante, giocatore la cui importanza oltre che in campo, è stata fondamentale soprattutto nello spogliatoio: «Grandissima vittoria di squadra, una vittoria del cuore, dopo gara 1 la situazione si era complicata, ci siamo compattati e abbiamo fatto tre vittorie consecutive mettendoci cuore e “cazzimma”. Abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo, è stata una grande impresa conquistata da un grande gruppo».

Chiusura che non poteva essere riservata se non a Marco Laganà, che ha giocato una serie play-in strepitosa per intensità e qualità, mettendo la ciliegina sulla torta con una gara 4 monumentale: «Gran bel lavoro da parte di tutti – dice il bomber calabrese – a partire da coach Angelucci per finire a Christian Ghiarè. Abbiamo dimostrato carattere, palle, coraggio, abbiamo finito nel migliore dei modi, siamo stati compatti nel bene e nel male. Sapevamo cosa dovevamo fare e qual era l'obiettivo societario, l'abbiamo raggiunto mantenendo sempre grande fiducia in noi stessi. Ce la siamo meritata e ora ce la godiamo».l

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