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Monsummano, storia di una vita dalle lotte sindacali alla guida della città. Il libro dell’ex sindaco Bonfanti

Monsummano, storia di una vita dalle lotte sindacali alla guida della città. Il libro dell’ex sindaco Bonfanti

Primo cittadino dal 1980 al 1990, compirà 96 anni a giugno

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Monsummano La storia, una materia che tanti studenti non amano, ma probabilmente perché difficilmente passa il concetto che la storia non è fatta solo di grandi eventi, di re e imperatori, di guerre e rivoluzioni, ma anche e soprattutto dalla vita quotidiana delle persone che sotto quei re e attraverso quelle guerre ci sono passati. Ecco, in fondo, cosa è la storia, la storia, come cantava De Gregori, siamo noi. Per questo la vita di ognuno di noi meriterebbe di essere raccolta e raccontata, perché è l’insieme di quelle biografie che poi fa la sostanza della storia all’interno della cornice dei fatti raccontati nei libri di testo.

Ecco perché domani vale davvero la pena fare un salto alla biblioteca comunale di Monsummano, perché sarà l’occasione per ascoltare una di queste storie e, attraverso quella, scoprire le vicissitudini della comunità monsummanese, con i suoi momenti più alti e con quelli più tragici, in un arco di tempo lungo quasi un secolo e da un punto di vista che possiamo definire privilegiato. Alle 17, nella sala Iozzelli (e anche il nome della sede assume un significato particolare in questo caso) il suo autore presenterà il libro “La storia di una vita”. La vita è quella di Marcello Bonfanti, 96 anni il prossimo giugno, gran parte dei quali dedicati alla comunità, come sindacalista e, per dieci anni, come sindaco di Monsummano. Nel libro, edito da Nuove Esperienze e scritto con la collaborazione della dottoressa Tiziana Ciattini, Bonfanti, come da titolo, ricostruisce con grande lucidità la sua storia personale, una storia che però finisce per incrociarsi con quella “maggiore”. Una storia che inizia a Larciano, dove Bonfanti nasce il 20 giugno del 1929 e dove frequenterà le scuole («Non facevano altro che insegnare la propaganda fascista») . Poi, ancora bambino, la sua famiglia si trasferirà nel comune di Monsummano, nella frazione di campagna di Pazzera. Ed è qui che lo troverà la guerra, che gli ha lasciato tanti ricordi: quello della postazione antiaerea tedesca, poi distrutta da un cacciabombardiere alleato, vicino casa sua, e quello, orribile, dell’estate del 1944, quando l’intera zona del Padule di Fucecchio, appena dall’altro lato della via Francesca rispetto a Pazzera, si trasformò in un enorme cimitero di uomini, donne e bambini. È l’eccidio del 23 agosto, in cui 174 civili vennero uccisi dall’esercito tedesco in ritirata.

Poi la fine della guerra, la rinascita, la ricostruzione, la vita che riprende. Il matrimonio con Demia Pagni (un’unione durata 72 anni, fino alla morte di lei nel 2021), e l’impegno nella politica, come militante comunista, e nel sindacato, prima in Valdinievole e poi come funzionario a Pistoia. Perché sono gli anni dello sviluppo dell’industria, del passaggio dal lavoro nelle campagne a quello in fabbrica, con una crescita di produttività che però non sempre è accompagnata da una crescita dei diritti di chi a quello sviluppo contribuisce con la propria fatica.

Anni in cui Monsummano è guidata da un sindaco che ha fatto la storia della città per quasi 30 anni (dalla Liberazione fino alla morte nel 1971), quel Walter Iozzelli cui è intitolata la sala che ospiterà l’incontro di domani. E a quella storia, nello stesso ruolo, parteciperà anche Bonfanti, che sarà appunto sindaco di Monsummano dal 1980 al 1990: dieci anni significativi, in cui bisognava mettere ordine nell’assetto di una città cresciuta in fretta, forse troppo in fretta, con il boom dell’industria calzaturiera, l’immigrazione dal sud e un rapido sviluppo urbanistico e demografico. Talmente rapido da creare una disparità con i servizi e le infrastrutture di cui la città aveva bisogno. E proprio a dare risposte a quelle necessità fu dedicato il mandato di Bonfanti, uno dei sindaci rimasti nella memoria e, soprattutto, nel cuore, di tanti monsummanesi.l


 

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