Costa apuana
Frane e sfollati sul San Baronto: chiesta la calamità nazionale
Niccolai (Pd): «Questione di vita o di morte per il territorio»
LAMPORECCHIO. Per il consigliere regionale del Partito democratico Marco Niccolai si tratta «di una questione di vita o di morte per i territori colpiti». Ed è per questo che ha rivolto un appello al Governo affinché decreti lo stato di calamità nazionale per quanto riguarda il San Baronto, tra i comuni di Lamporecchio, Larciano, Quarrata e Serravalle, dove le recenti burrasche hanno provocato decine di frane, famiglie sfollate dalle proprie abitazioni, aziende e agriturismi danneggiati, oltre a tre strade provinciali attualmente chiuse al traffico, la sp9 del Montalbano nel tratto tra San Baronto e Casalguidi, la sp28 tra Cantagrillo e Biccimurri (Larciano) e la sp27 tra Cantagrillo e Vergine dei Pini (Monsummano).
«Solo per gli interventi di ripristino primario di somma urgenza da parte di Province e Comuni servono milioni e milioni di euro», ha detto Niccolai durante la seduta dell’assemblea regionale dopo l’informativa del presidente Eugenio Giani sui recenti eventi alluvionali. Intanto la Provincia di Pistoia ha già stanziato 2,7 milioni di euro per i lavori di somma urgenza sul territorio, una cifra che non tiene conto però della situazione sul San Baronto, dove sono ancora in corso le analisi e i rilievi dei tecnici per quantificare le risorse necessarie per la sistemazione.
«Gli enti locali stanno disponendo i lavori necessari ma è evidente che, data la gravità della situazione, i loro bilanci non siano in grado di poter sostenere tutte queste spese: andrebbero in default se non arrivassero i fondi dello Stato – ha affermato ancora Niccolai – è urgente quindi che il Governo intervenga anche con le necessarie risorse economiche per far fronte alle numerose opere per la messa in sicurezza ma anche per le opere di ricostruzione».
Sul caso San Baronto anche un ordine del giorno del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, che ha impegnato la Regione «a reperire, in maniera urgente, ulteriori risorse necessarie alla prima fase dei lavori per la riapertura anche parziale della viabilità e all’eventuale riconoscimento dei ristori una tantum per le attività economiche interessate». E inoltre, di «attivarsi con il Governo per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale con il conseguente stanziamento di risorse per sopperire ai numerosi interventi di somma urgenza e offrire un primo ristoro alle famiglie e alle imprese colpite».
Così Capecchi: «Vista l’unità di intenti e la rilevanza dei problemi che la chiusura della strada del Montalbano sta provocando, spero che i tempi di un intervento risolutivo siano veloci e la zona possa tornare a essere adeguatamente collegata a tutti i centri di interesse di abitanti e aziende del territorio.
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