Il Tirreno

Montecatini

Urbanistica

Camere di albergo alle Terme di Montecatini. L’ex sindaco: «L’avevamo già previsto noi»

Camere di albergo alle Terme di Montecatini. L’ex sindaco: «L’avevamo già previsto noi»

L’amministrazione porterà un atto di indirizzo nel prossimo consiglio comunale. Baroncini: «Niente di nuovo, la ricettività negli stabilimenti è stata votata nell’aprile del 2024»

3 MINUTI DI LETTURA





Montecatini Sulla paternità della previsione urbanistica che consentirebbe la trasformazione di alcuni stabilimenti termali in alberghi ci sono opinioni discordanti. La proposta è stata annunciata dall’attuale amministrazione, che porterà un atto di indirizzo da votare nel prossimo consiglio comunale in modo da dare una ulteriore possibilità agli investitori nell’ambito della vendita a singoli lotti del patrimonio delle Terme spa.

Ma c’è la Lega che rivendica come propria la manovra, tra l’altro già attuabile. «Ci stupiscono le dichiarazioni del sindaco Claudio Del Rosso in merito alla futura destinazione urbanistica degli stabilimenti termali montecatinesi – dice l’ex sindaco Luca Baroncini per conto del gruppo Lega – non c’è in realtà niente di nuovo, niente che non fosse stato già previsto nello scorso mandato della giunta Baroncini di centro destra e prima ancora, con la giunta Severi, dall’ex assessore e candidato sindaco Riccardo Sensi, che ha sempre sostenuto l’importanza di questa visione della città ai fini di dare alle terme una prospettiva reddituale che le rendesse appetibili a gestori privati». «La pianificazione urbanistica attuale è ferma all'adozione del Piano strutturale fatta dall’amministrazione Baroncini e votata in consiglio comunale nella seduta del 19 aprile 2024 – prosegue – pertanto non serve alcuna deliberazione consiliare ulteriore per prevedere la ricettività alberghiera negli stabilimenti termali (già prevista da Sensi all’epoca e ribadita nel 2024 dall’ex assessore Emiliano Corrieri) se non per mere esigenze di “marketing” del sindaco, che è in conclamata crisi di consensi e cerca di comunicare attraverso delibere inutili sia dal punto di vista politico che dal punto di vista amministrativo e tecnico, poiché sarà le deliberazione finale sul piano operativo semmai ad avere valore e non un passaggio per “darsela a intendere” fatto ora». Per Baroncini insomma «nel Piano strutturale dello scorso anno vi è chiaramente indicata la strategia di sviluppo dell'area termale. La direttrice sull'asse di viale Verdi, ad esclusione del Tettuccio, è oggetto di una pianificazione turistica, culturale, termale ma anche ricettiva».

Ancora l’ex sindaco: «Prima che qualcuno se lo intesti ricordiamo un altro tema molto importante, previsto nel nostro Piano strutturale del 2024: gli svincoli alberghieri per destinazioni diverse quali in particolare quella residenziale. Questo ai fini di incentivare il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente, anche per contrastare cellule di degrado in città legate al calo degli alberghi in funzione. Il tentativo di una pianificazione urbanistica di promozione al recupero va assolutamente trovata con abbassamento ai minimi di legge degli oneri di svincolo e una profonda opera di incentivazione verso le famiglie che vivono nell'hinterland fiorentino e pratese, visto l'approssimarsi del secondo binario che fermerà il proprio tragitto alla stazione di piazza Italia, ponendo quest'opera come una vera e propria metropolitana di superficie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Turismo in Toscana: i reportage

Costa apuana

Massa, l’estate con il pontile chiuso: la tintarella diventa con vista sul relitto. I rischi per il turismo (non solo nelle presenze)

di Giovanna Mezzana
Sani e Belli