Rinasce la “casa” del rugby a Uzzano
Inaugurato il nuovo volto del campo sportivo Corsaro di Santa Lucia dopo i lavori di ristrutturazione da 450mila euro. Al taglio del nastro anche il presidente Giani
Uzzano Per il Valdinievole Rugby di Santa Lucia quella di domenica è stata la metà più bella. Con il taglio del nastro tricolore da parte del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, è iniziata infatti la nuova vita dello stadio di rugby - unico sul nostro territorio - intitolato a Fabrizio Corsaro, morto all'età di 17 anni nel lontano 1969 ma ancora vivo e presente nel ricordo della sua famiglia e della comunità dove era inserito.
Alla cerimonia di consegna dell'impianto sportivo rimesso a nuovo hanno partecipato anche il sindaco di Uzzano Dino Cordio, i consiglieri regionali Federica Fratoni e Marco Niccolai e tutte le associazioni del territorio. Particolarmente toccante è stata la presenza di Isabella Corsaro, sorella di Fabrizio che, a 55 anni di distanza, ha potuto vedere con i suoi occhi quanto la scomparsa di suo fratello faccia ancora emozionare la comunità. In quel luogo che da grande avrebbe visto magari suo fratello continuare a fare sport, Isabella Corsaro ha invece visto i circa cento atleti del Valdinievole Rugby (dall’under 8 all’under 18), che da sempre punta sul settore giovanile per far fiorire la pratica di questo sport alle nostre latitudini.
La spesa complessiva per l'ampio progetto di ristrutturazione, iniziato circa un anno fa, che permetterà quindi al rugby di crescere ancora è stata di 450mila euro, di cui 350mila messi a disposizione dalla Regione e 100mila dal Comune di Uzzano con fondi propri. Un impegno non da poco, che è stato giustamente inquadrato dal sindaco Cordio come uno sforzo per cementare ancora di più lo spirito di comunità del paese.
«Con questo intervento gli spogliatoi vengono dotati di una nuova centrale termica il cui funzionamento viene garantito anche da pannelli fotovoltaici collocati sulla copertura – ha detto Cordio – inoltre, l'accessibilità al campo di gioco e a tutti gli spazi della struttura viene resa possibile anche ai diversamente abili in quanto sono state rimosse totalmente le barriere architettoniche presenti». Rifatti poi gli spogliatoi e realizzato uno spazio multidisciplinare da 200 metri quadrati utilizzabile anche per fare attività fisica a corpo libero, con una parete di arrampicata.
Il fiore all'occhiello è però la costruzione ex novo della club house, spazio del quale uno stadio di rugby non può fare a meno, fosse solo per il momento del “terzo tempo” che contraddistingue questa disciplina. «Il rugby è uno sport sì di contatto ma estremamete corretto – ha proseguito il sindaco – in definitiva una sorta di scuola di vita perché, dopo magari essersi scontrati duramente in campo per tutto lo svolgersi della gara, a partita finita i giocatori sono chiamati a disputare il cosiddetto terzo tempo, che consiste in un momento conviviale e di confronto in un ambiente apposito. La nuova club house è quindi dotata di cucina, sala da pranzo e tutti confort per la decompressione della tensione accumulata durante la gara che, nel rugby, si trasforma sempre in sincera amicizia».
L'aspetto rievocativo di questa inaugurazione si è poi esteso anche a questa struttura di condivisione tra gli atleti, che è stata intitolata a Walter Mazzucco, deceduto pochi mesi fa dopo aver curato da sempre il campo da rugby di Uzzano. Presente all'inaugurazione c'era anche sua moglie Rossella Impallazzo, presidente della società della palla ovale che dal 2014 gestisce l’impianto di Santa Lucia, che ha ricordato con parole toccanti l'amore che suo marito aveva nei confronti di questo sport. l
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