Pescia, vertice di Asl e Regione sull’ospedale. Il comitato: «Noi esclusi»
Protesta di Ri-nascere in vista dell’incontro previsto il 12 dicembre. «Se il confronto verrà negato pronti a mobilitarci con i cittadini»
Pescia È piuttosto chiaro il comitato Ri-nascere in Valdinievole: «Qualora le parti aziendali e politiche partecipanti alla riunione con i primari decidessero di declinare la richiesta, il comitato avvierà una fase di ascolto dei cittadini della Valdinievole per decidere i prossimi passi e l'atteggiamento che sarà tenuto con le istituzioni regionali nei prossimi mesi».
Sembra un velato avvertimento quello reso pubblico dal gruppo di attivisti guidato da Claudio Giuntoli, nato a difesa dell’ospedale di Pescia sulla scia dell’indignazione popolare per la chiusura del punto nascite (era il primo giugno del 2022, sono passati ormai due anni e mezzo).
E arriva nell’imminenza di un vertice con al centro la struttura ospedaliera di via Battisti che sarebbe in programma nella mattinata del 12 dicembre prossimo: arriveranno a Pescia il direttore generale dell'Asl Toscana Centro Valerio Mari, il consigliere regionale del Partito democratico Marco Niccolai e l'assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, che terranno un confronto con i primari e il personale dei reparti della struttura sanitaria della Valdinievole.
«L'importanza dell'incontro è riconosciuta dal comitato come opportunità di esposizione delle finalità delle politiche aziendali e regionali legate al futuro del nostro ospedale – spiegano da Ri-nascere – pertanto abbiamo presentato una richiesta ufficiale di incontro agli esponenti politici aziendali che si presenteranno all'incontro di giovedì 12 dicembre, prima o dopo il confronto con i primari, per dialogare sulla situazione in cui versa il presidio ospedaliero valdinievolino».
Proseguono: «Relazionandosi con l'amministrazione comunale e l'opposizione consiliare del Comune di Pescia, rispetto alla situazione attuale abbiamo ottenuto il relativo appoggio e l'approvazione rispetto alla nostra richiesta».
Che appunto, dovesse essere respinta, porterà il comitato ad organizzare una serie di iniziative pubbliche per far sentire la propria voce e denunciare, come avviene da oltre un anno a questa parte, i disservizi e le lacune che emergono nella gestione e nel lavoro quotidiano in ospedale. Ci sono da aspettarsi dunque uscite non certo tenere nei confronti dei dirigenti dell’Asl e della Regione. Come accaduto in sostanza nell’aprile scorso, quando centinaia di persone - con indosso pettorine arancioni - hanno dato vita a un girotondo nell’isolato ospedaliero per accendere i riflettori sulla struttura sanitaria pesciatina, da anni nel vortice del dimensionamento di reparti e organici in servizio. La richiesta di un incontro è partita proprio in seguito a quella manifestazione, dunque è sul tavolo da mesi senza che per ora sia stata presa in considerazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA