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Pescia, muore in un incidente in moto: lo schianto fatale durante un giro nel Senese con gli amici

di Luca Signorini
Antonio Frediani
Antonio Frediani

Imprenditore con la passione per le due ruote: ha perso la vita a Sovicille

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PESCIA. Tragedia nel pomeriggio di domenica (29 settembre) in provincia di Siena, sulla strada provinciale 37 nel territorio comunale di Sovicille. A perdere la vita un pesciatino molto conosciuto (in realtà originario di Roma), Antonio Frediani, 72 anni, che si trovava in sella alla sua moto –una Bmw Gs – insieme a un gruppo di cinque amici della Valdinievole, tutti appassionati di motori e soliti partire nei fine settimana per dei tour sulle strade toscane.

L’incidente

Frediani è andato a schiantarsi contro un pick up all’altezza di un bivio, in località Malignano, lungo una strada conosciuta dai centauri e molto frequentata. Erano all’incirca le 15,30. Inutili i soccorsi portati dai sanitari, troppo violento l’impatto. Da chiarire la dinamica dell’incidente mortale: le forze dell’ordine hanno messo sotto sequestro i mezzi coinvolti e la salma dell’uomo si trova al policlinico Le Scotte di Siena, in attesa probabilmente di un esame più approfondito da parte del medico legale. Non c’è ancora dunque il via libera per fissare il funerale.

La sua passione

Come detto, Frediani era molto conosciuto a Pescia e non solo. Abitava nella zona del Castellare ed era da sempre un amante delle due ruote, «un punto di riferimento, data anche la sua età, per tutti noi motociclisti, faceva parte di tanti gruppi di appassionati ed era sempre in prima linea – lo ricorda Damiano Fedi della carrozzeria R Due di via Caravaggio alle Macchie di San Piero – era uno di noi e tra l’altro ci aiutava, come capo staffetta della sfilata, nell’organizzazione dell’evento che promuoviamo ogni anno, il raduno “Auto & moto club’s party” (si tiene a fine giugno abbinato alla Notte bianca nella zona sud di Pescia, ndr)». «Appena ho saputo di questa disgrazia ho spento la moto e l’ho coperta, ma so benissimo che la riprenderò e tornerò in strada – prosegue l’amico – la notizia ci ha colto tutti di sorpresa, non eravamo preparati a un fatto del genere. L’unica cosa che mi rincuora è pensare alle parole che Antonio mi diceva sempre: sappi che se devo morire, è meglio che avvenga quando sono in sella alla moto, morirò col sorriso. È successo questo, come voleva lui».

I ricordi

Lo ricordano anche dall'associazione motociclistica "Perla del Tirreno" di Viareggio, della quale l’uomo era socio da qualche anno. «Antonio si è scontrato con una macchina che stava girando e purtroppo è andata male, in quanto non è più con noi. Era nostro socio da dopo il Covid e anche se non abitava qui, era molto legato a tutti noi e prendeva parte a tutte le iniziative che organizzavamo. Appena aveva l'opportunità, come del resto tutti noi, in sella alla sua moto Bmw girava tutta la Toscana. Se ne è andata davvero una gran bella persona», dice il presidente del sodalizio versiliese, Francesco Lunardini.

Frediani, ex carabiniere, lavorava nel settore floricolo e aveva un’azienda agricola a Pescia, attività gestita da alcuni anni dalle due figlie anche se il 72enne non era mai davvero andato in pensione. Ma è il mondo dei motori di Pescia, della Valdinievole e non solo che oggi lo piange. Tra l’altro gli amici motociclisti hanno anche organizzato una raccolta fondi in sua memoria, sulla piattaforma Gofundme.com. Dove viene presentato come «l'amico di tutti, il cuore pulsante delle uscite domenicali in moto, la persona che aveva una passione smisurata per le motociclette e contagiava tutti con il suo modo di fare».

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