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Centro per migranti permanente all’ex hotel Europa di Marliana

di Luca Signorini
Centro per migranti permanente all’ex hotel Europa di Marliana

La prefettura ha intenzione di requisire l’albergo all’asta

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Marliana L’albergo Europa alle porte del paese di Marliana, quando l’attività era ancora in funzione, ha già ospitato richiedenti asilo, in un numero massimo di una cinquantina. Cominciarono ad arrivare una decina di anni fa. Salì quassù a un certo punto anche il leader della Lega Matteo Salvini, per cavalcare l’onda di qualche malcontento percepito, era il 2017.

Quello che adesso è un ex hotel finito all’asta con nove incanti andati deserti e ultimo prezzo fissato a poco più di 40mila euro, torna agli onori delle cronache. Perché la prefettura di Pistoia ha manifestato l’intenzione di requisirlo mettendolo a patrimonio, l’ultima asta in corso è stata infatti ritirata.

L’obiettivo è trasformare in modo permanente queste stanze da tempo vuote in un Centro di accoglienza straordinaria per migranti. Ci sarebbero spazi sufficienti per ospitare un buon numero di richiedenti asilo se le esigenze internazionali lo richiedessero (e sovente lo richiedono).

La questione è stata al centro di un paio di incontri avuti dal sindaco Federico Bruschi, che ha poi riferito nel corso dell’ultimo consiglio comunale. «Non sono a conoscenza dei tempi e dei numeri di eventuali ospiti, anche perché l’ex hotel avrà bisogno di alcuni lavori di rifacimento – afferma il primo cittadino di Marliana – ma comunque c’è l’intenzione della prefettura di requisirlo e farlo diventare un Cas». Aggiunge: «Io ho posto la questione sul piano dei servizi pubblici a Marliana, che sono carenti come tutti sanno: da due anni manca il medico di famiglia, il servizio di trasporto locale coi pullman non è sufficiente, molti studenti diretti alle scuole in pianura vengono anche lasciati a piedi, poi le strade provinciali non sono tenute come dovrebbero essere».

«Inoltre – sottolinea ancora Bruschi – sarà importante sapere la tipologia di persone da ospitare e in quale numero. Qui in paese ci sono 106 residenti, più trentuno migranti gestiti dal 2015 tramite la rete Sprar prima e adesso Sai (Sistema accoglienza integrazione, ndr), con l’utilizzo di parrocchia e servizi comunali. Saremo costretti a uscire da questo sistema di accoglienza nel caso di nuovi e cospicui arrivi, il nostro piccolo comune non sarebbe in grado di gestirli tutti».

L’ex sindaco e ora consigliere Marco Traversari chiede nel frattempo di convocare un’assemblea pubblica con i cittadini. E sollecita l’amministrazione comunale all’attivazione della cosiddetta «clausola di salvaguardia, prevista dalla direttiva del ministro dell’Interno dell’11 ottobre 2016 che rende esenti dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza quei Comuni che appartengono alla rete Sai». «Ci rendiamo conto dell’emergenza dei migranti, ma il problema non può essere caricato sempre sui Comuni, e sempre sugli stessi – va avanti Traversari – auspico che il sindaco metta innanzitutto a conoscenza dei cittadini di Marliana quanto potrebbe succedere a breve (cosa che avrebbe già dovuto fare da tempo) e che faccia valere nelle sedi opportune la clausola di salvaguardia». l

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