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Pescia, Duncan diventa cittadino italiano. Le firme a Palazzo del Vicario a Pescia


	Alfred Duncan insieme al sindaco Franchi e al vicesindaco Tridente
Alfred Duncan insieme al sindaco Franchi e al vicesindaco Tridente

L’ex centrocampista della Fiorentina (ora al Venezia) è arrivato in città dal Ghana nel 2009, a 16 anni, accolto dalla famiglia Giusti

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PESCIA. Se non fosse stato per il Covid, Alfred Duncan, centrocampista ex Fiorentina passato (da svincolato) al Venezia in questa finestra di mercato, sarebbe stato cittadino italiano già da diverso tempo. Invece, la cerimonia di giuramento si è tenuta ieri, nel palazzo comunale di Pescia, la realtà che per prima lo ha accolto non appena arrivato da Accra, in Ghana, dove è nato il 10 marzo 1993.
Dopo il pareggio della sua nuova squadra, il Venezia, conquistato proprio al Franchi, di fronte al suo passato, è stato subito tempo di nuove emozioni. Del resto, il legame con questa terra, nel cuore della Toscana, Alfredo – come simpaticamente lo hanno sempre chiamato tutti i suoi compagni di squadra (non ultimo, Vincenzo Italiano, nei suoi anni vissuti alla guida tecnica della Fiorentina) – non lo ha mai nascosto. È qui che, nel 2009, è arrivato ed è qui che è stato affidato alla famiglia Giusti, a Francesca e Leonardo, diventato poi il suo agente, e al piccolo Niccolò, un fratellino acquisito, con cui il legame si è rafforzato anno dopo anno, ed è sempre qui che ha conosciuto quella cerchia ristretta di persone diventate nel tempo, insieme a quella di origine, la sua grande famiglia.
Ieri il cerchio si è finalmente chiuso. A presiedere alla cerimonia è stato il sindaco di Pescia, Riccardo Franchi, di fronte al quale Duncan ha firmato i documenti che lo rendono a tutti gli effetti un cittadino italiano. Da Pescia il giocatore non si è mai separato, nonostante le tante strade sportive percorse. Fu scovato dagli scout dell’Inter che lo inserirono nel proprio settore giovanile, dove ha vinto il campionato Primavera e la Next Gen series, poi ha fatto il suo esordio in A in nerazzurro il 26 agosto del 2012, nella gara contro il Pescara. Il legame con la Toscana era tornato a farsi fortissimo col passaggio, in prestito al Livorno, sempre in serie A, e poi con quello alla Fiorentina, club in cui ha giocato dal 2020 al 2024, eccezion fatta per una parentesi al Cagliari.

«Abito a Pescia – disse nel giorno della sua presentazione a Firenze – e indossare la maglia viola è sempre stato un sogno, è come giocare per la mia famiglia». L’emozione, ieri, è stata doppia. Da una parte quella di Duncan e dall’altra quella del sindaco Franchi. «È stato il mio primo giuramento da primo cittadino di Pescia e sono felice che il caso abbia voluto fosse lui – ha detto – un ragazzo che ha fortemente voluto “tagliare” questo traguardo. Mi ha colpito la sua straordinaria semplicità, la sua umanità e la voglia di restare legato in maniera indissolubile con questa terra che lo ha accolto e dove lui ha saputo integrarsi benissimo fin da subito. Mi ha detto che ha finalmente coronato un sogno, credo che questo possa permettere di tratteggiarne un ritratto completo, di un calciatore che, sul rettangolo verde, si è fatto largo fino ad arrivare a giocare stabilmente in serie A, ma che soprattutto non ha mai perso di vista le priorità della vita, a cominciare dai legami che si instaurano con le persone». Non ha perso tempo, Duncan. Dopo gli scatti di rito – il sindaco e il suo vice Luca Tridente lo hanno omaggiato con un gagliardetto della città – ha postato lo scatto sul suo profilo Instagram, con scritto: «Da oggi sono Alfredo», con tanto di bandierina italiana. Un’emozione che vale quanto un gol. l

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