Il Tirreno

CARRARA. Sono tragiche similitudini quelle che si sono verificate sabato 19 sulle strade della prima Liguria dove hanno perso la vita due carraresi.

Mentre Andrea Ussi, ventiquattrenne di Fossone, in sella alla sua motocicletta andava incontro a un terribile schianto poco dopo le 13,30 sull’autostrada A12, tra gli svincoli di Albiano Magra e Brugnato, un altro carrarese – anche lui motociclista – lottava, in quei minuti, tra la vita e la morte all’Ospedale delle Apuane, dopo un incidente che si è verificato nel Sarzanese, a pochi chilometri dal confine apuo-ligure.

Cosa è successo

Sono le 13, 30 quando Fabio Bruschi è in moto. Sta percorrendo via XXV Aprile, siamo fuori Sarzana. Quando giunge all’incrocio con via Pretura – siamo nei pressi del notissimo ristorante Paracucchi – accade qualcosa di imprevisto e di imprevedibile che deve ancora essere accertato. Con la sua moto finisce contro un’auto.

Sono attimi concitati ma viene subito soccorso, secondo le testimonianze raccolte. Qualcuno allerta il servizio di emergenza-urgenza del 118, arrivano gli operatori del soccorso. Le sue condizioni appaiono subito piuttosto gravi: ha riportato lesioni importanti dall’impatto con l’automobile. Viene subito trasportato all’Ospedale delle Apuane dove i medici del pronto-soccorso tentano di salvargli la vita. Alle 16, però, dal Noa parte una telefonata inviata alla centrale operativa del 118 ligure, che era intervenuta: la persona soccorsa non ce l’ha fatta, troppo gravi le ferite riportate nell’impatto.

Anche in questo caso come nel caso della tragedia sulla A 12 in cui ha persona la vita il giovane ventiquattrenne, in città si diffonde la notizia che si è verificato un grave incidente al confine ligure. Nessuno sa però che – anche in questo caso – la vittima è un carrarese. L’identità non è nota.

La vittima

Poi la notizia trapela e, pian piano, si diffonde. Fabio Bruschi era residente a Marina di Carrara. In molti lo ricordano quando, anni fa, era con la Marina’88, squadra di calcio locale, amatoriale. E in molti lo ricordano a Bonascola e al lavoro alla Baicchi Abrasivi di via Piave. Chi lo conosceva ha sperato fino all’ultimo minuto che non si trattasse di lui, che ci fosse un’omonimia. Poi il dubbio che potesse essere lui la vittima dell’incidente lungo via XXV Aprile è diventata una certezza. Carrara ha vissuto nel modo peggiore la vigilia di questa giornata di festa: due carraresi sono morti sulle strade liguri, entrambi motociclisti, andando incontro al loro destino negli stessi minuti.