Marina di Carrara, la Tuga riaprirà e tutti la vogliono in gestione: ecco il bando
Tante le richieste per il locale all’imbocco della passeggiata del Molo
MARINA DI CARRARA. Riaprirà La Tuga, lo storico locale che “guarda” la pineta della Caravella – siamo all’imbocco della passeggiata del Molo – che questa estate è stata una delle location marinelle per aperitivi, apericene e cena, e che adesso è chiuso. I gestori che lo hanno avuto in affidamento fino a poco tempo sono, del resto, tornati a “casa loro”, al Momento Beach, il punto-ristoro del Molo riaperto di recente, dopo la fine del cantiere che ha regalato alla città una nuova Passeggiata del porto.
E così in tanti si sono fatti avanti per accaparrarsi la gestione della Tuga, tant’è che l’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure orientale – La Tuga è “sua” – ha deciso di mettere a punto un bando: sarà “lanciato” entro un mese, al massimo, perché l’obiettivo è quello di trovare un gestore che lo allestisca e lo riapra per la prossima primavera-estate.
Il futuro di quell’area
La Tuga è al centro di un’area – di gran pregio turistico, ad alto tasso di frequentazione e identitaria per Marina – destinata a cambiare fisionomia e la cui futuribile rivisitazione rientra nel cosiddetto Ambito 3 del Waterfront, il maxi progetto da anni nell’orecchio dei carraresi gestito dall’Authority portuale – finanziariamente e come stazione appaltante – pensato per ridisegnare tutta la cerniera porto/Marina: il restyling della Passeggiata del Molo, per esempio, rappresentava l’Ambito 4. Vediamo dunque di disegnare la mappa dell’area che rientra nell’Ambito 3; essa comprende: il grande parcheggio-sterrato che si apre all’angolo tra viale Cristoforo Colombo e via Rinchiosa, tra il Circolo dei Marinai d’Italia da un lato e La Caravella e il Johnnie Fox’s dall’altro, e che – marinelli, sappiatelo – è destinato a scomparire come area di sosta per le vostre automobili; il “salotto” de La Tuga, appunto; il cosiddetto ex Bronx, cioè l’area di rimessaggio dietro alla Tuga; il parcheggio-sterrato che si apre tra la Tuga e il disco club Barlume (di competenza del Comune). Da viale Cristoforo, l’area arriva, fino al bagno Luciano; in effetti idealmente l’Ambito 3 si stenderebbe anche a viale Vespucci, il viale dei bagni, che non è però di competenza dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure, l’ente che governa il porto.
Il concorso di idee
Per coinvolgere la cittadinanza nel progettare la rivisitazione di questa porzione di Marina, Porto e Amministrazione comunale avevano lanciato un concorso di idee – che si è chiuso il 23 settembre – e per il quale erano giunte più di venti idee progettuali di professionisti, società di ingegneria, consorzi. . che hanno proposto come “restaurare” quest’area di interazione porto-Marina tenendo conto di avere a disposizione (teoricamente) un investimento di undici milioni di euro. Il bando prevedeva che il concorso si concludesse con una graduatoria di merito: in palio al vincitore andrà un premio di 10mila euro.
La commissione
L’ente banditore ha dunque facoltà di individuare un vincitore, senza obbligo di realizzare il progetto come da lui predisposto e/o di affidargli eventuali fasi di progettazione. Ecco, intanto, che con un decreto dell’Autorità portuale (il n. 66 del 24 dicembre), firmato dalla commissaria straordinaria Federica Montaresi, è stata nominata la commissione che giudicherà le proposte. Ne fanno parte: Anna Maria Maggiore, architetta, che è la presidente, mentre l’architetta Nicoletta Migliorini e il geometra Enrico Vatteroni sono membri.
Il Piano regolatore
Intanto si registrano ritardi su almeno due fronti dell’universo-porto. Primo: ancora non si sa nulla dell’atteso nulla osta al nuovo Piano regolatore del porto da parte della del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ovvero l’ultimo atto che manca all’iter: doveva giungere per ottobre/novembre – secondo quanto dichiarò il presidente dimissionario Mario Sommariva – poi l’arrivo del placet venne posticipato a fine anno, quindi a gennaio. Ed era prevista per la metà di questo mese anche la nomina del presidente della port-authority – commissariata e retta dalla già segretaria generale Montaresi – da parte del ministro per le infrastrutture Matteo Salvini.