Il Tirreno

La kermesse

Concerti, spettacoli e proiezioni: cosa c’è nel dossier per la candidatura di Carrara a capitale dell’arte contemporanea


	L'accademia e Direse
L'accademia e Direse

Sarà consegnato al ministero della Cultura, il curatore: «Vi spiego come immagino la città»

19 ottobre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





CARRARA. Concerti, spettacoli di danza, murales, proiezioni: l’arte diventa così motore di cambiamento, trasformazione e rigenerazione della città. È ricco e articolato il programma approntato da Pasquale Direse per la candidatura di Carrara a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026.

La data e il dossier

Artista, designer e ricercatore indipendente, Pasquale Direse è uno dei cinque componenti del board curatoriale della candidatura assieme a Cinzia Compalati, Maura Crudeli, Federico Giannini ed Emanuele Guidi e ha contribuito alla stesura del dossier Carrara da 2mila anni contemporanea che sarà presentato venerdì 25 ottobre al Ministero della Cultura. Nel suo progetto Direse propone l’idea di Carrara come una «fucina co-creativa di scambi tra autori e pubblico».

L’idea

«Immagino Carrara – spiega Direse – come un locus novus, una scena interattiva e aumentata, dove architetture, torrenti e montagne si animano grazie al contributo di cittadini, viaggiatori urbani, abitanti e turisti. Qui si inseriscono opere neomediali e partecipative, che uniscono arte e scienza per trasformare la città e il territorio in un riferimento globale per la ricerca artistica contemporanea. Il progetto City open museum, inoltre, vede l’Accademia di Belle Arti di Carrara come volano di sviluppo in perfetta sintonia con la Capitale Ciac2026. Questo progetto europeo, sostenuto fortemente dal Miur, coinvolge Carrara come pioniera e come culla dell’arte contemporanea mediata dalle tecnologie emergenti applicate alla rigenerazione urbana e alla diffusione del patrimonio culturale locale. Nell’allestimento della Capitale Ciac, Carrara Open Museum non è dunque solo un museo a cielo aperto, ma un laboratorio espanso e sempre attivo che promuove nuovi modi di fruizione dei beni culturali e la creazione di nuovo patrimonio artistico, implementa la conoscenza e la ricerca artistica e scientifica, genera relazioni attraverso nuove forme di turismo sostenibile. Saranno diverse le opere specificamente concepite tra le quali, per fare qualche esempio, concerti che combinano musica sinfonica, pittura elettronica e sonorità urbane o ancora co-creazioni di danza, videoarte e installazioni urbane interattive. Artisti e pubblico saranno così protagonisti nel disegnare nuovi aspetti identitari della città e del territorio di Carrara che in questo sogno a occhi aperti Carrara diviene luogo espanso che genera e trasmette pensiero e pratiche, che celebra l’arte contemporanea, diventa connessione, interazione e risorsa per il benessere collettivo e per il patrimonio storico artistico: un computer collettivo il cui mainframe è fatto di umanità e di intelligenza condivise».

Chi è

Pasquale Direse, artista e ricercatore indipendente, è ideatore, designer e project coordinator di Com CityOpenMuseum dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha fondato e diretto Medialize.it (2012-22), impresa di ricerca e produzione artistica indipendente, realtà di punta della new media public art italiana. È creatore e direttore artistico di R.o.m.e. 2015-16 e di Luminarĭa Festival delle Luci Interattive. È fondatore e direttore dei progetti di ricerca performativa Architectural Dressing e City/Territory Open Museum. È docente presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e presso numerose accademie e università italiane ed estere.

Primo piano
Il caso

Pontedera, Flavia potrebbe essere stata uccisa: «Devo vedere una persona», poi è sparita. Perquisita la casa

di Sabrina Chiellini
Sportello legale