Massa, villa Massoni verso l’asta: l’omicidio, il sequestro e la paura di una speculazione immobiliare
Il tribunale ha nominato il custode giudiziario. Il Polo: «La compri il Comune, è un patrimonio della città»
MASSA. È partito l’iter per la vendita all’asta di Villa Massoni. A luglio infatti il tribunale di Massa ha nominato l’avvocato Roberta Catapiani come custode giudiziario, ossia il delegato dal giudice per garantire la conservazione dello stato dell'immobile pignorato. A febbraio si terrà l’udienza in cui verrà deciso se mettere effettivamente all’asta il bene o meno. E adesso è il Polo Progressista e di sinistra (M5S e Up) a farsi sentire chiedendo a Regione e Comune di acquistarlo.
La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo lanciano un appello al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e al sindaco di Massa Francesco Persiani per comprare all’asta la villa e renderla un bene pubblico della città.
«Il tribunale di Massa lo scorso luglio - si legge in una nota del Polo progressista - ha dato il via alla procedura di esecuzione immobiliare nominando un noto architetto quale esperto stimatore e un’avvocatessa come custode giudiziaria. L’autorizzazione alla vendita sarà forse data nella prossima udienza del 5 Febbraio 2025. Per il ruolo che Villa Massoni ha rivestito nella storia di questa città e per il legame affettivo che nel corso dei decenni si è sviluppato con la cittadinanza, nonostante il degrado in cui è caduta, l’acquisizione a patrimonio pubblico deve essere una priorità amministrativa. La città di Massa non può permettere che un immobile del genere, con importante valenza storico-culturale e ambientale, finisca nelle mani di qualche speculatore immobiliare o di un privato che lo renda inaccessibile alla cittadinanza, come purtroppo è accaduto negli ultimi decenni. È il momento che l’intera cittadinanza si stringa intorno all’idea di una battaglia civile che pretenda una Villa Massoni pubblica che sia della città e per la città».
La villa si trova appena fuori le mura albericiane. Il nucleo originale, molto più piccolo dell'attuale, è stato edificato nella seconda metà del XVI secolo e poi comprato dai Duchi della città e adibito a compiti di rappresentanza, feste e cerimonie. I cardinali della casa ducale vi risiedevano durante i soggiorni a Massa. Oggi è in uno stato di abbandono e incuria. È inserita nell'elenco dei beni vincolati del Ministero della cultura. È stato ipotizzato un acquisto da parte del Comune nel 2010, in ordine alla sua rivalorizzazione ma nulla è stato fatto. Diverse iniziative sono state promosse da associazioni locali, come una raccolta di firme per farla diventare Luogo del cuore tramite il sondaggio del Fai. Molto contesa ed al centro di rivalità fra i due eredi, Marco e Piero Casonato, il 1 novembre 2017 la villa è stata posta sotto sequestro dai carabinieri dopo l'omicidio del secondo commesso dal fratello maggiore Marco.
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