Il Tirreno

Sos violenza

Carrara, armato di coltello minaccia la moglie con i due bambini: «Ti ammazzo, ti stacco la testa»

di Massimo Braglia

	La pattuglia della polizia e, a destra, l’interno e l’esterno del bar
La pattuglia della polizia e, a destra, l’interno e l’esterno del bar

Lei si barrica in un bar arriva la polizia, lui fugge. Arrestato dopo un paio d’ore

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CARRARA. «Ti ammazzo, ti stacco la testa»: sono queste le terribili parole che si sarebbe sentita urlare una signora quarantenne, madre di due bambini piccoli, dal marito fuori di sè, che poco prima l’aveva anche picchiata.Spaventata, la signora si è rifugiata di prima mattina, poco dopo le 7 di ieri, al Fox Bar alla Doganella, a Marina, il locale di Patrizia Musetti e Chiara Volpi che a quell’ora era già aperto, ma poco dopo l’uomo è arrivato, si è piazzato all’esterno del locale, con un coltello in mano. «Ho chiuso a chiave la porta, sul momento la signora non voleva chiamare le forze dell’ordine poi l’abbiamo convinta, perché c’era un coltello di mezzo, i bambini erano spaventatissimi, piangevano, lei tremava dalla paura, e noi anche...», racconta la signora Patrizia, ancora sotto choc anche a fine mattinata.

Attimi di grande tensione e paura, con i clienti che comunque arrivano e allora la signora li fa entrare un attimo, uno alla volta, apre e richiude subito la porta.«A un certo punto - prosegue la signora Patrizia - non so come, l’uomo è riuscito a prendere la figlia, non abbiamo capito come abbia fatto, la moglie allora con coraggio è andata fuori a riprendersela. Lui era alla vetrina, la moglie e i due bambini dentro, noi tutti terrorizzati, e lui aveva questo coltello e se lo puntava anche alla pancia, come se volesse dimostrare che lo voleva usare contro di sé. Dopo poco è arrivata la polizia, lui si è allontanato, la signora con le bambine sono state prese dalle forze dell’ordine e portate in un luogo al sicuro».

La polizia, a quanto emerge, a quel punto si raccomanda di chiamare subito una pattuglia se l’uomo si fosse ripresentato e così accade, come aggiunge Chiara Volpi: «Dopo qualche minuto lui è ripassato, abbiamo chiamato di nuovo le forze dell’ordine, questa volta la pattuglia disponibile era della Guardia di Finanza, poi sono passati anche i carabinieri, ma nel frattempo lui si era di nuovo allontanato e reso irreperibile».

È partita quindi una vera e propria caccia all’uomo, che si è conclusa a metà mattinata: l’uomo, originario del Marocco, risulta già conosciuto alle forze dell’ordine, con precedenti. È stato fermato e portato al commissariato per gli accertamenti di tiro.

Mentre era al bar, la moglie si è sfogata, dicendo che più volte l’avrebbe picchiata, ma ieri mattina è stato passato il segno. Sul momento come detto, aveva dubbi se far chiamare la polizia, ma anche le titolari hanno insistito, perché la situazione rischiava di degenerare, con i due bambini che piangevano e si stringevano alla madre.

Adesso, la posizione del 45enne marocchino è al vaglio degli investigatori e della magistratura. Per lui le accuse sono di minacce aggravate e in luogo pubblico, oltre che porto di arma in luogo pubblico; la signora già ieri o comunque al massimo oggi dovrebbe formalizzare anche la querela per maltrattamenti in famiglia. Difficile prevedere quale sarà la decisione che il magistrato adotterà, resta il fatto che per fortuna una situazione delicata e grave non è arrivata all’irreparabile. A quanto sembra, i litigi andavano avanti da tempo, ma la signora, anch’essa originaria del Marocco, fino a ieri aveva sopportato. Adesso, le strade si sono divise, e insieme ai due bambini è in un luogo sicuro.

Al momento, l’uomo è indagato in stato di libertà, in attesa di eventuali diversi provvedimenti della magistratura. Per tutta la mattinata una pattuglia della polizia è rimasta al bar a raccogliere le testimonianze delle titolari, mentre anche gli avventori commentavano spaventati quanto avevano visto.

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