La guida
Lite a Marina di Carrara tra giovanissimi: calci e pugni per una ragazza
Ennesima violenza, una cameriera: «Hanno preso le sedie per darsele»
MARINA DI CARRARA. È un tutto-già visto. È venerdì sera e due giovanissimi si prendono a pugni e calci in via Genova. In questo episodio – che non si può definire una rissa in pieno stile, in quanto si sono fisicamente fronteggiati “solo” in due – ci sono molte similitudini con quanto accaduto venerdì 9 agosto in via Rinchiosa, di fronte al ristorante La Maison, dove i clienti, seduti ai tavolini, si sono visti piombare addosso due trentenni che si prendevano a botte, di cui almeno uno ferito e sanguinante. E anche quest’ultimo venerdì, chi cerca di sbarcare il lunario, la sera, accogliendo gli avventori, è stato, suo malgrado coinvolto; di differente c’è che gli attacca-brighe ieri l’altra sera erano forse più giovani e l’episodio è avvenuto prima della tarda serata.
L’allarme
Sono le 21,30 di venerdì 30 agosto. Tre carraresi – una madre con le sue due figlie, parliamo di persone adulte – stanno tornando da una passeggiata sul Molo. Attraversano viale Colombo: ora sono sul marciapiede nei pressi del bar Lombardi. È qui che, all’improvviso, sentono urla “disumane”: sta succedendo qualcosa nella galleria commerciale -residenziale lato Carrara-Fiere. La madre è impressionata e così la figlia contatta il 112. Arrivano le gazzelle dei carabinieri e poi anche una pantera della polizia di Stato. Quel che sta accadendo si sa dal racconto di testimoni oculari.
Giù botte
Via Genova, ore 21, 30. Tra il punto scommesse Goldbet e l’ingresso della galleria, due giovanissimi cominciano a prendersi a botte. Secondo le testimonianze raccolte, uno di loro è carrarese, l’altro di nazionalità marocchina, e sono entrambi conosciuti nei luoghi-abituali della Movida marinella, nel quadrilatero tra via Genova, via Rinchiosa, via Venezia e via Ingolstadt. «Sono finiti su un’automobile, una Panda che stava passando – racconta la dipendente di un locale – Il guidatore ha subito frenato e ha suonato il clacson». La lite con confronto fisico violento continua in galleria: «Ho visto uno dei due a terra, che prendeva calci – racconta ancora – Intorno gli erano in cinque». Si parla di un pugno sferrato, non si sa da quale contendente, che avrebbe ferito alle labbra uno dei due: «Gli scendeva sangue dalla bocca – racconta un altro esercente – Uno era ferito».
Armi “improprie”
In galleria ci sono i tavoli del grazioso locale dove si servono primi piatti, Pastapartù; per far stare comodi i clienti ci sono anche, ovviamente, le sedie, che sono di metallo. «Me ne hanno presa una», racconta una dipendente, per difendersi, e/o nuocere all’avversario; «Sono dovuta andare a riprendermela – continua – Alla fine, vista la situazione, ho avuto paura, ho tirato tutto dentro e ho chiuso».
La risoluzione
Intervengono carabinieri e polizia di Stato. Gli animi si chetano, si parla coi testimoni: la galleria si è intanto riempita di gente che racconta che – come se non bastasse – i due avrebbero ripreso a darsele anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine che sarebbero intervenute, dunque, una seconda volta.
La causa scatenante
I due giovanissimi si sarebbero scontrati «per una ragazza, per ragioni sentimentali», riporta qualcuno. «Non è vero – ribatte qualcun altro – i motivi sono di tutt’altro genere».
La sicurezza
Non è la prima volta che c’è il bailame nella galleria lato Carrara-Fiere alla quale si accede sia da viale Colombo che da via Genova. Tant’è che non solo alcuni residenti ma a questo punto anche alcuni esercenti e titolari di attività rilanciano l’idea di chiudere la galleria con cancelli ad hoc. Pur di sentirsi tutelati, sarebbe disposti a far fronte alle spese per l’installazione di cancelli: «L’importante è – dicono – che si possa avere il via libera dall’Amministrazione comunale e che non ci venga risposto che non si può prevedere cancelli in quanto deve essere garantito il passaggio pubblico».
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