Il Tirreno

Escursioni

Lunigiana, prendono il sentiero chiuso e rimangono bloccati di notte sulle Apuane

Lunigiana, prendono il sentiero chiuso e rimangono bloccati di notte sulle Apuane

Lungo il percorso hanno trovato frane e alberi abbattuti. I due trentenni di Pistoia recuperati dal Soccorso Alpino

25 agosto 2024
2 MINUTI DI LETTURA





FIVIZZANO.  Sono le quattro di pomeriggio del 24 agosto quando partono da Equi Terme lungo il sentiero 192 che, dalla frazione lunigianese, porta a Poggio Baldozzana, un ampio dosso prativo molto panoramico sul Pizzo d’Uccello che segna il confine preciso tra la valle del Serchio e quella del Magra. Loro, due trentenni di Pistoia, ne hanno sentito parlare da tempo per la sua particolarità, quella di essere un mix tra vie marmifere, gallerie, boschi, torrenti, tutto in un percorso in salita che, sì, sapevano non era tenuto benissimo, ma non sapevano quanto. Il sentiero, gestito dal Cai di Carrara, è infatti chiuso da tempo. È semplicemente, in alcuni tratti, impercorribile. Ci sono frane, alberi abbattuti, tracciati non perfettamente visibili.

Ma loro, questo, non lo sanno. È rimasto un solo cartello che ne indica la chiusura e loro non lo hanno visto.

Così, appunto, alle quattro di pomeriggio, appena il sole smette di cuocere, partono. L’obiettivo è arrivare in vetta, ma non ci arriveranno mai. Dopo qualche ora di escursione non semplice, si arrendono e tornano indietro. Nel frattempo però è diventato buio e camminare nella notte in sentieri spezzati da tronchi o da frane è disorientante. Non c’è più un sentiero da seguire. Ce ne sono tanti e tutti potenzialmente pericolosi. Così si fermano e chiamano i soccorsi. È passata mezzanotte.

Passeranno altre due ore prima dell’arrivo di qualcuno. Gli uomini del Soccorso alpino li recuperano nella zona della via ferrata Tordini Gallicani alla Foce Siggioli, nel comprensorio del Pizzo d’Uccello. È la parte bassa del sentiero 192. «Attivati dal tecnico di centrale operativa circa alle 2 di mattina, i tecnici hanno raggiunto i due escursionisti, li hanno recuperati e infine li hanno riaccompagnati a valle», fanno sapere del Soccorso alpino. L’intervento si è concluso di mattina. «Il sentiero è chiuso – si legge nella nota del Soccorso alpino –. Purtroppo a segnalare la chiusura è rimasto solamente un cartello, mentre gli altri avvisi non sono più presenti».

In questi anni il Cai di Carrara, grazie anche ai suoi volontari, ha portato avanti diverse attività per cercare di ripristinare e tenere vivo il sentiero, come la rimozione di rami, il taglio di alberi caduti, la sistemazione della cartellonistica, ma, anche per la sua particolarità, quella di attraversare boschi umidi, è particolarmente difficile da mantenere fruibile. Lungo il percorso adesso ci sono diverse frane che rendono l’escursione pericolosa. Motivo per cui il Cai ne ha comunicaato immediatamente la chiusura.


 

Primo piano
Il delitto

Omicidio di Viareggio, la vittima non si chiama Said: scoperta la sua vera identità

di Matteo Tuccini
Sportello legale