Massa, Evam chiude il bilancio in positivo: «Ma non basta per gli investimenti»
L'amministratore Gelati: «Mappate trenta fonti, per captare 300 milioni di litri di acqua all’anno»
MASSA. Una casa conosciuta e apprezzata, con molti restauri da fare, ma che nonostante tutto si erge in piedi ancora solida, grazie al lavoro dei suoi amministratori. Questa potrebbe essere la metafora dell’Evam, l’Ente di valorizzazione acque minerali che imbottiglia l’acqua Fonteviva – a distribuzione prevalentemente locale – e l’acqua Amorosa -data in convenzione alla Humana – il cui amministratore principale Massimo Gelati, insieme a Paolo Agostini e Rossanna Pollina del cda, ne ha preso la gestione da marzo 2023.
Quindi solo 9 mesi di esercizio per risanare, nel possibile, la situazione economica (più facile) e finanziaria (più difficile) dell’azienda. Presentando alla stampa il bilancio 2024, Gelati ha esposto con chiarezza quali sono stati gli elementi positivi e le criticità emerse nell’amministrazione dell’esercizio 2023, che ha registrato un aumento del valore di produzione (fatturato e magazzino) che ammonta a 5. 457. 679 euro sul precedente di 4. 718. 015. Da un bilancio in perdita per 89. 079 euro, si è registrato un utile nel 2023 di 26. 644. «Sono ancora piccole cifre – afferma Gelati – non sufficienti per fare il piano di investimenti necessari per il 2024 che si prospetta molto difficile, ma aver concluso l’anno in positivo e aver ridotto il debito di circa 140 mila euro (da una eredità di 5. 429 milioni agli attuali 5. 290 milioni) è un segnale molto importante, come l’aver chiuso il bilancio nei tempi stabiliti a fine aprile 2024. L’utile cosiddetto industriale poteva essere maggiore, ma sono gli oneri finanziari che pesano sul bilancio».
L’amministratore ha voluto iniziare con i ringraziamenti, in primis ai dipendenti e collaboratori, poi a tutta la giunta del Comune (che detiene il 98, 6% delle azioni) . Ricordando la condivisione stretta con i membri del cda, ha voluto poi ringraziare consulenti, revisori, fornitori, distributori e infine i cittadini per la loro fedeltà. «A parte l’aver riportato il bilancio in utile, una cosa positiva è stato il lancio della linea Premium oro e argento in vetro per la ristorazione, che, visto il successo, andrà a sostituire l’altra in vetro da 750 cl – racconta Gelati -. Quella da 1 lt continuerà ad avere le due classiche etichette verde e bianca come abbiamo sempre fatto. Altro punto è aver ottenuto il contributo a fondo perduto del bando Agrisolare, con il quale rifaremo la tettoia con pannelli fotovoltaici e riscalderemo i capannoni e l’aver supportato in maniera massiccia le associazioni del territorio, facendo più di 200 cessioni di acqua ad associazioni religiose, sociali, culturali e sportive, soprattutto a Massa ma anche nei comuni limitrofi». A questo proposito, ieri sera nello stabilimento è stato siglato accordo tra Comune ed Evam per il “Tavolo solidale 2024”, alla presenza del sindaco Francesco Persiani, l’Assessore Francesco Mangiaracina e rappresentanti delle realtà di volontariato che operano a favore di cittadini bisognosi (CRI, Misericordia, Caritas, Fondazione Ant e Cooperativa L’Abbraccio) . L’accordo prevede la donazione di bancali di acqua da distribuire alle persone in difficoltà, il primo di questi alle Yare è stato consegnato il pomeriggio stesso. È stata una scelta per velocizzare anche l’iter di distribuzione. Non sono mancati gli impegni culturali, diventando Fonteviva lo sponsor ufficiale di tutti i Festival estivi della zona (La Versiliana, Villa Bertelli, Montignoso, Massa) , e stiamo ampliando il raggio. Importante anche il mantenimento delle certificazioni della qualità
Gelati non si è risparmiato nell’elencare le criticità che accompagnano la gestione dell’Evam da tempo. «Il leggero calo fisiologico delle vendite della Humana, dovuto all’aumento del costo del vetro e al calo demografico, giocoforza incide sul bilancio, e questo ci spinge a cercare ulteriori mercati. Poi abbiamo avuto un problema con il paventato blocco dei distributori legato alla vicenda della Sogegross e siamo riusciti a contenere i danni perché le faccende politiche non ci riguardano ed Evam è una azienda integrata nel territorio. Abbiamo anche stretto rapporti con una ulteriore catena di distribuzione, sperando di penetrare mercati come le zone lunigianesi, lucchesi, pisane e fino a Sarzana. Abbiamo avuto un aumento dei costi di tutti i servizi, mentre il costo delle materie prime continua a essere alto. A questo vanno aggiunte spese per interventi di manutenzione straordinaria visto che si tratta di uno stabilimento vecchio. Sul futuro dell’azienda, dice, «ho fatto fare una mappatura delle fonti del Monte Belvedere e ce ne sono una trentina. Dai 50-70 milioni di litri di acqua all’anno che captiamo, potremmo arrivare anche a 300 milioni di litri, ma andrebbero costruiti i sistemi di adduzione, e sono investimenti».