Il Tirreno

IL LUTTO, AVEVA 73 ANNI

L’addio al dottor Battistini, medico attivo anche da malato

L’addio al dottor Battistini, medico attivo anche da malato

Il commosso ricordo del figlio Marco, che ripercorre gli anni in cui si è curato e ha svolto l’attività professionale con fede, volontà e amore per la famiglia

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MASSA. È deceduto giovedì sera a 73 anni il dottor Mario Battistini, dopo una lunga malattia che ha combattuto fino all’ultimo con tanta forza e dignità. Residente a Massa nella frazione di Mirteto, era un medico di famiglia molto amato dai suoi assistiti e sempre pronto ad aiutare gli altri. Nonostante le sue condizioni di salute già da diversi anni lo avessero costretto a sottoporsi a numerose cure, lui non ha mai messo di assistere i suoi pazienti con la stessa passione e dedizione con cui esercitava la professione di medico.

Lascia la moglie Emma e, l’adorato figlio Marco Battistini consigliere comunale del comune di Massa. «Spesso sui giornali per dare notizia della scomparsa di qualcuno si usano le frasi del tipo “ha perso la sua battaglia contro una lunga malattia” – scrive il figlio Marco sul suo profilo Facebook - permettetemi di dissentire da questo modo di inquadrare le cose, almeno per quanto riguarda l'esperienza di mio babbo che, in dieci lunghi anni di malattia, ha secondo me vinto contro di essa. L'ha vinta innumerevoli volte, ecco le più importanti. L'ha vinta tre anni e mezzo fa - racconta il figlio - il giorno in cui è riuscito ad andare in pensione al limite massimo di età. L'ha vinta perché ha avuto il tempo di conoscere bene la Silvia oggi mia moglie. L'ha vinta quindi lo scorso 5 settembre quando è riuscito a partecipare al mio matrimonio godendosi tutta la giornata in allegria e felicità. Nessuno è immortale su questa terra e - continua Marco - rientra nell'ordine delle cose naturali che un figlio sopravvive al proprio padre e questo momento per me oggi è arrivato, lasciandomi un vuoto enorme come credo succeda a tutti. Lo ricordo in questi ultimi dieci anni quando in tantissime occasioni, durante la stessa giornata, la mattina era paziente (quando faceva chemioterapia) e il pomeriggio stesso tornava ad essere medico ed imperterrito continuava a svolgere il suo lavoro facendo ambulatorio per i suoi pazienti che sono stati per oltre 40 anni la sua seconda famiglia. Quali sono stati i suoi segreti per riuscire a battere qualsiasi calcolo statistico di sopravvivenza data la sua malattia? Sicuramente, essendo medico, un enorme fiducia nella scienza e nella ricerca. Una grandissima forza di volontà che per dodici volte lo ha portato sotto i ferri senza paura. Una grande fede. Auguro a chiunque nella vita dovesse, malauguratamente trovarsi di fronte a una sfida del genere - aggiunge il figlio Marco - di riuscire a trovare un coraggio e una forza di volontà così: per me è stato uno dei più grossi insegnamenti che mi ha dato. Mi manchi già, ma sono certo che ci rivedremo e nel frattempo io cercherò di continuare ad affinare e mettere in pratica tutti i preziosi insegnamenti che mi hai donato…».

Il funerale si svolgerà oggi alle 15 alla chiesa di San Vitale Martire e San Giovanni Battista a Mirteto. — RIPRODUZIONE RISERVA

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