Il Tirreno

massa. In questa città e nelle sue potenzialità lui ci ha sempre creduto e non si è mai dimenticato di ringraziarla, Massa e con lei i massesi. Per come lo hanno accolto, per l’opportunità che gli hanno offerto.

Alberto Lazzarelli massese lo è diventato e con grande orgoglio: nato a Montereggio, il paese dei librai nel comune di Mulazzo in Lunigiana, se ne è andato all’alba di ieri, circondato dall’affetto dei suoi figli, della moglie, dei nipoti che tanto amava.

Commerciante nel sangue, non c’è massese che non leghi indissolubilmente il suo volto al banco del negozio, ma Alberto Lazzarelli ha cominciato a piccoli passi. E prima di aprire quel punto vendita, diventato poi un pezzo di storia del commercio cittadino, si è messo alla prova con l’attività di ambulante. Gli inizi, negli anni ’60, sono infatti al mercato: mattina presto, tende da montare e smontare, e una innata capacità che lo porta presto a contare su un nutrito numero di clienti. Clienti che lo seguono quando il banco al mercato lascia il posto al negozio. È il 1975 quando Alberto inaugura il suo primo punto vendita: con lui c’è il fratello. E ad aiutare entrambi ci sono le mogli. Un’attività che negli anni si amplia e differenzia con i negozi uomo e donna.

Il mondo del commercio cambia, cambia la clientela e cambiano anche le dinamiche di mercato ed economia, ma l’attività prosegue. E lo fa ancora oggi: a portarla avanti sono il figlio e la figlia di Alberto. Un lavoro, quello nel commercio, che Lazzarelli non ha mai voluto abbandonare, fin quando è stata la salute ad impedirgli di alzare le serrande ogni mattina. Fino a ieri, quando se n’è andato, circondato dall’affetto dei parenti e degli amici più intimi. Per i famigliari Alberto è stato «padre e marito esemplare, il suo ricordo e il suo esempio saranno sempre una guida per i suoi cari». Intorno alla famiglia Lazzarelli si stringono i colleghi commercianti che con Alberto hanno condiviso anni di lavoro. I funerali si svolgeranno oggi alla chiesa di San Giuseppe vecchio a Marina alle 15.30. —C.S.