Alluvione Aulla, cinque testimoni per Rinascita al processo
Il Comitato chiamerà i causa con una perizia anche la diiga di Teglia
AULLA. Saranno cinque le testimonianze che verranno portate in dibattimento dall'associazione “Comitato Rinascita Aulla e Lunigiana”, che non rinuncerà a chiamare in causa la diga di Teglia con una perizia apposita. Infatti, giovedì prossimo inizierà, presso il Tribunale di Massa, il processo sui tragici e mortali fatti dell'alluvione del 25 ottobre 2011, che strappò la vita a due persone ad Aulla: Claudio Pozzi ed Erica Pavolini.
E per preparare al meglio le mosse da fare in sede di dibattimento e aggiornare gli iscritti, i simpatizzanti e la popolazione, venerdì sera alle ore 21 l'associazione, che sarà parte civile nel processo, si è riunita presso il teatrino parrocchiale dell'abbazia di San Caprasio ad Aulla. Alla riunione era presente l'avvocato Chiara Lorenzelli, la quale ha ricordato che all'udienza dello scorso dicembre, l'ultima udienza preliminare, il Gup, dottoressa Aracri, “ha statuito, con apposita ordinanza, la piena legittimità della costituzione di parte civile del “Comitato Rinascita Aulla e Lunigiana”, disattendendo le numerose eccezioni formulate dalla quasi totalità dei difensori degli imputati e dei responsabili civili”.
Nel frattempo, in attesa della prima udienza dibattimentale, che si celebrerà giovedì prossimo, il “Comitato Rinascita”, in qualità di parte del procedimento, ha depositato la lista dei testimoni e dei periti, in totale 5 persone, due consulenti e tre membri dell'associazione, ritenuti necessari per meglio delucidare le dinamiche di quel drammatico martedì 25 ottobre e l'attività successivamente svolta dal “Comitato Rinascita”. «La lista testimoniale – ha precisato l'avvocato Chiara Lorenzelli – è molto contenuta proprio al fine di non zavorrare inutilmente un procedimento che già di per sè necessiterà di numerose udienze, viste la complessità e la tecnicità degli argomenti trattati.
Le nostre testimonianze saranno contenute nel numero, ma decisamente esaustive; affronteranno tutti i risvolti connaturati all'evento alluvionale, da quelli più tecnici a quelli più umani, con l'esplicita finalità di dare voce a quella popolazione che, in dignitoso silenzio, ha subito gli avvenimenti di quel 25 ottobre, mai abbastanza lontano, e al fine di accertare se Aulla sia stata colpita solo da un evento naturale disastroso o sia stata, prima ancora, colpita alle spalle da chi aveva l'obbligo morale e giuridico di proteggerla» ha concluso Lorenzelli, aggiungendo che la scelta dei tecnici inseriti nella lista testimoniale è stata effettuata di concerto con i difensori delle altre parti civili costituite
. Da sottolineare, in conclusione, che sono 11 le persone rinviate a giudizio per disastro colposo e omicidio colposo nel processo che si aprirà giovedì prossimo: il senatore Lucio Barani, sindaco di Aulla negli anni precedenti all’alluvione; i dirigenti provinciali Giovanni Menna, Gianluca Barbieri e Stefano Michela; Roberto Simoncini, sindaco al momento dell’alluvione, e il suo vicesindaco Gildo Bertoncini; Giovanni Chiodetti, ex assessore comunale alla Protezione Civile e dirigenti ed ex dirigenti del Comune di Aulla: Franco Testa, Giuseppe Lazzerini, Mauro Marcelli e Ivano Pepe.