Il Tirreno

CARRARA. E’ morto all’ospedale Versilia all’età di 83 anni il professor Achille Sicari, luminare della chirurgia con una carriera che ha pochi eguali. Una presenza importantissima per l’ospedale di Carrara sin dal 1969. I suoi allievi ricordano che amava ripetere: «Fare il chirurgo non è difficile, basta avere due mani e i ferri giusti». Altre sue frasi: «Non esistono chirurghi abbronzati»; «Quando suona l'ora più importante, occorre saper bussare alla porta giusta». In sala operatoria era infaticabile ed un esempio per tutti. In pochi anni eseguì gli interventi più ardui dell'epoca e fece dell'ospedale di Carrara meta di pazienti da tutta Italia. Contribuì non poco all'apertura del nuovo ospedale nel 1976 e al suo futuro, sempre nell'interesse della città. La sua esperienza e la stima di cui godeva hanno fatto sì che molti reparti ospedalieri, come l'oncologia, la chirurgia vascolare, l'endoscopia digestiva e la radiologia interventistica abbiamo potuto svilupparsi diventando "fiori all'occhiello". Il Consiglio comunale nel 2011, gli conferì la Cittadinanza Onoraria.

Sicari,appassionato politico, di ispirazione socialista, è stato consigliere comunale e capolista di opposizione (Fi) nel 2002. Aveva una enorme cultura. Appassionato di storia e di arte, insieme alla moglie Lina è stato sostenitore dell'Accademia di Belle Arti ed è sempre stato presente in tutte le manifestazioni culturali della città. «Spesso – ricordano coloro che lo hanno conosciuto bene – si innervosiva sostenendo che i primi a non amare la città a cui tanto si era legato, erano proprio i carrarini», che oggi si stringono nel suo ricordo con grande e sincero dolore».

Il sindaco Angelo Zubbani, ha espresso alla famiglia il cordoglio suo personale e dell'intera città: «Anche in un mondo di grandi specializzazioni, Achille Sicari è stato l'interprete spesso geniale della chirurgia generale, salvando anche casi disperati. Di queste capacità riconosciute unanimemente hanno potuto beneficiare anche tanti giovani chirurghi che hanno avuto la possibilità di formarsi professionalmente sotto una guida di assoluta eccellenza. Grazie al suo lavoro, alla sua dedizione, alla capacità anche divulgativa unita ad una grande autorevolezza, ha dato una spinta formidabile a tutto il nostro sistema sanitario che ha potuto crescere in maniera significativa durante i tanti anni in cui ha messo le sue doti a disposizione della nostra Comunità che non solo gli è grata ma lo ricorderà sempre. Alla moglie Lina e alle figlie rivolgo i più affettuosi sentimenti di vicinanza e di cordoglio, certo di rappresentare il sentimento della città tutta che lo ha sempre stimato e considerato uno dei "suoi" dimostrandogli, in più occasioni, riconoscenza e affetto».

Il presidente del consiglio comunale, Luca Ragoni ricorda: «L'ultimo volta che lo vidi mi regalò un libro intitolato "L'invidia" e mi disse si leggerlo attentamente perché il sentimento più pericoloso della società era quello, soprattutto nascosto nelle persone che mai immagineremmo. L'invidia si combatte, mi disse, con l'onestà e col merito: principi ai quali lui si era sempre ispirato». Il commercialista Giulio Andreani: «Sarà impossibile dimenticare il Prof. Sicari. Non solo per la sua straordinaria professionalità, riconosciutagli da chiunque e ovunque, in Italia come all'estero, e per le vite umane che ha salvato, ma anche per la sua profonda umanità, la sua viva intelligenza e la sua sincera passione civile. Pur non essendo carrarino, ha amato Carrara più` di quanto abbiano mostrato di amarla i carrarini, ai quali ha dato sicuramente molto di più di quanto da essi abbia ricevuto. Sarà sempre nel mio cuore». Alla famiglia le condoglianze della redazione del Tirreno.