Lucchese, non bastano i tre punti: adesso la salvezza passa dai playout – Video
La vittoria in rimonta con la Torres vanificata dal successo esterno dei liguri
LUCCA. Tutto secondo copione. La tribolata e angosciante stagione della Lucchese – da gennaio in balia delle onde, senza una società e con il tecnico Gorgone e il ds Ferrarese che hanno tirato avanti tra mille difficoltà con una squadra che non percepisce un euro da novembre – si concluderà con la disputa dei playout: sabato 10 maggio allo stadio Giuseppe Sivori di Sestri Levante, sabato 17 maggio allo stadio Porta Elisa di Lucca. Anche domenica (27 aprile) la Lucchese ha fatto il suo dovere conquistando, non senza fatica, i tre punti con molte seconde linee della Torres (giocherebbero titolari in almeno l’80% delle formazioni di C) che nella prima frazione hanno dato filo da torcere a Gucher e compagni andando in vantaggio con una doppietta del sempiterno Fischnaller (13 gol all’attivo e sempre in gol contro la Pantera). Purtroppo dal Cabassi di Carpi non è arrivato il miracolo tanto atteso e i corsari della Liguria hanno espugnato il terreno dei gioco degli emiliani (salvi da tre turni e fuori dai playoff) con le reti dei due giocatori più rappresentativi: Clemenza e Valentini.
Niente forbice
Finale di stagione: Lucchese punti 39 (senza la penalizzazione i rossoneri sarebbero giunti al dodicesimo posto), Sestri Levante 31. Otto punti di distacco anziché i nove che avrebbero consentito, in virtù della forbice, di non disputare gli spareggi salvezza con la banda di Gorgone a festeggiare un miracolo sportivo per ora solo rimandato. Lunedì 28 il tecnico concederà 48 ore di riposo alla squadra che riprenderà mercoledì. Nel frattempo la palla passa al tribunale civile e soprattutto all’amministratore delegato Nicola D’Andrea che dovrà uscire allo scoperto se davvero ha un piano di risanamento da sottoporre al sindaco revisore e al tribunale.
La partita
Greco rivoluziona la squadra e rispetto alla partita vinta al Sanna con il Carpi che ha blindato il terzo posto conferma nell’undici di partenza il solo Mercadante mentre Gorgone, costretto a rinunciare a Ballarini e Tumbarello con Galli non al meglio, ritrova Gucher e Rizzo in difesa. Pronti via e al primo affondo Selvini riceve palla e in diagonale trafigge dal limite Petriccione. Sembra il preludio a una goleada, ma la Torres non ci sta a fare da sparring partner e in tre minuti ribalta il match con il tandem Liviero-Fischnaller. L’esterno sinistro al minuto 25 mette a centro area dove Benedetti non salta e Melgrati non esce permettendo all’attaccante altoatesino di infilare di testa. E 180 secondi dopo la scena di ripete: sempre cross dalla sinistra la palla finisce sui piedi di Fischnaller (Rizzo e Antoni erano altrove) che prende la mira e in diagonale infila il portiere rossonero. Per una decina di minuti i padroni di casa appaiono frastornati come bloccati.
Ma la Torres non ne approfitta e allora il tandem Selvini-Saporiti suona la carica e a cinque dal termine della prima frazione un lancio millimetrico di Visconti pesca nel corridoio l’ex rossoblù che entra in area e infila l’incerto portiere ospite andando a prendersi l’abbraccio della curva. 2-2 con brivido nel minuto di recupero procurato da Zamparo che solo in area calcia sopra la traversa. Partono forte i rossoneri nella ripresa e dopo una conclusione di Magnaghi sopra la traversa, Saporiti, rimpianto ex della Torres, segna la sua doppietta personale (8 gol il suo bottino stagionale) grazie a un appoggio con il contagiri di Selvini lanciato a rete dopo aver vinto un contrasto aereo a centrocampo. La partita finisce lì. Le notizie che arrivano da Carpi inducono la squadra a non sprecare energie e a evitare infortuni. La Curva canta e ringrazia. Ma la vera festa è solo rimandata.