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Lucchese, il sole oscurato dal Grifo: vince il Perugia 4-0

di Luca Tronchetti
Lucchese, il sole oscurato dal Grifo: vince il Perugia 4-0

L'Umbria rimane stregata per i toscani, in 64 anni mai conquistato il Curi

06 ottobre 2024
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PERUGIA. Umbria terra stregata per la Lucchese che – dopo aver perso al Porta Elisa contro il Gubbio – subisce il primo ko esterno a opera del Perugia che acciuffa i rossoneri in classifica a quota 10 e dice ufficialmente addio alla crisi che aveva messo sulla graticola il tecnico Formisano. Continua la tradizione negativa con i biancorossi che a domicilio in 64 anni di storia non hanno mai perso con la Lucchese e che, nelle ultime due stagioni, hanno rifilato sette rete ai malcapitati avversari.

La prima frazione

Stavolta però il poker rifilato dal lucchese Bartolomei e compagni fa tremendamente male. Perché la squadra, contrariamente a quanto aveva fatto vedere lontano dalle Mura amiche, al di là della partenza sprint con una conclusione di Tumbarello, tra i pochi a salvarsi dal naufragio, cede progressivamente terreno agli avanti umbri che con Lisi, Ricci e Cisco creano superiorità numerica mettendo nelle condizioni di far male il giovane Seghetti che, opposto alla difesa a presepe della Lucchese, sembra un piccolo Maradona. Dribbla, scatta, tira e si procura il rigore che cambia l’inerzia della partita. La giovane stellina del Perugia sembra Tomba quando supera le porte nello slalom gigante. Quirini e Antoni vanno in bambola e prima che la punta calci all’altezza del dischetto Welbeck lo tocca sul piede d’appoggio e provoca l’inevitabile rigore. A calciare è il veterano Lisi (ex Pisa, che già in passato ha dato tanti dispiaceri ai colori rossoneri) che spiazza Palmisani con un rasoterra che non gli lascia scampo. Sotto di un gol i ragazzi di Gorgone provano a riorganizzarsi con Saporiti che fornisce un assist per Catanese in area che calcia addosso al portiere. Il Perugia gioca al gatto con il topo e i tre centrali rossoneri devono spendere cartellini gialli per bloccare le veloci ripartenze umbre. Il tempo per rimediare ci sarebbe, ma al secondo minuto di recupero della prima frazione un irriconoscibile Sabbione, già ammonito in precedenza, commette un’imperdonabile ingenuità in fase di disimpegno fermando il vispo Ricci che aveva rubato palla con un evidente fallo in faccia l’arbitro e inevitabile rosso.

Il naufragio nella ripresa

Con l’uomo in meno Gorgone inserisce Fazzi e Dumbravanu per gli spenti Gemignani e Gasbarro (già ammonito) modificando l’assetto difensivo (da tre a quattro) e lasciando davanti il solo Sasanelli. Ma dopo una punizione di Saporiti che mette i brividi alla retroguardia ecco la ripartenza che uccide la partita. É il solito Lisi che carica a sinistra mette in mezzo per il liberissimo Ricci che all’altezza del dischetto infila il portiere. La reazione rossonera finisce con una conclusione da 30 metri dal generoso Antoni che colpisce la parte alta della traversa. Poi è solo Perugia. Non serve a nulla l’espulsione del neo entrato biancorosso Bacchin che riequilibra le forze in campo. Tanti errori tecnici dei rossoneri, altrettante ripartenze dei padroni di casa. Così il giovane Di Maggio, tutto solo, infila per la terza volta Palmisani e al tramonto della partita Mezzoni stile Cafu salta cinque rossoneri entra in area e regala il poker. Scatta la contestazione dei tifosi rossoneri. Ma invece di criticare tecnico e calciatori, dovrebbe guardare a una società, a livello di quadri, decisamente assente. L’obiettivo deve essere uno solo: arrivare al traguardo della salvezza. l


 

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