Nalin, da tifoso a coach: «Bc Lucca da playoff»
Partito dagli Skywalkers approda alla Libertas e nel 2021 diventa vice di Alberto Tonfoni. «É lui che mi ha proposto»
LUCCA. Da tifoso al seguito presente su tutti i campi d’Italia a capo allenatore del Bc Lucca, la più importante società di pallacanestro maschile della città, quella che ha raccolto l’eredità della Pallacanestro Lucca. La parabola di Francesco Nalin, 30 anni appena compiuti e tanta ambizione nel lavoro che sta facendo, probabilmente è appena iniziata ma in pochi anni ha avuto una progressione fulminante, considerando che nel suo percorso giovanile è arrivato fino alle soglie della prima squadra per poi smettere di giocare a 19 anni per problemi alla schiena. «La passione per la pallacanestro l’ho manifestata nel tifo e nella volontà di conoscere meglio lo sport – dice -. Nel 2015 un gruppo di ragazzi che conoscevo ha dato vita agli Skywalkers. A 23 anni non sapevo nulla di cosa significasse allenare, ho fatto la proposta a Luca Merciadri che l’ha subito accettata. Per due anni sono stato assistente di Paolo Campani e Riccardo Referendario. Nel 2017 mi sono proposto come capo allenatore e abbiamo vinto il campionato. Fummo inseriti nel girone livornese con una corazzata come Us Livorno che chiuse la stagione regolare con 22 vittorie su 22 partite. Ci sconfisse anche nella fase a orologio ma in finale facemmo la partita perfetta in trasferta e al ritorno vincemmo a San Concordio in una palazzetto stracolmo. Aver centrato l’accesso alla Promozione è stato molto importante anche per tutto il mondo Skywalkers». Poi gli anni alla Libertas, di cui uno e mezzo con il doppio incarico da capoallenatore, per arrivare alla beffa del 2019/20 quando la squadra era seconda in classifica e aveva appena sconfitto la capolista Cus Pisa, quando il campionato è stato sospedo per il Covid. Infine nel 2021 l’arrivo al Bc Lucca come allenatore dei gruppi Under 15. «In Libertas avevamo un gruppo molto competitivo e volevo che potesse giocare con i migliori di Lucca. Così abbiamo scelto di unire le squadre e farne una Eccellenza e una Regionale. Ero vice di Alberto Tonfoni con l’Under 17 Eccellenza e mi sono unito alla prima squadra. In estate è stato lui a suggerire il mio nome alla società per prendere il suo posto». Ora Francesco Nalin ha 30 anni ed esordisce da capo allenatore in C Gold. «Sono bellissime sensazioni. Questa è la parte che mi appassiona e mi piacere avere la pressione. Abbiamo una squadra molto corta e dobbiamo dosare le energie. Possiamo contare su due innesti di qualità come Tempestini e Del Debbio e per me il lavoro sul campo non è mai stato così semplice». Parliamo degli obiettivi che può avere questa squadra. «L’ambizione più che legittima è arrivare ai playoff. Su 16 squadre, tre squadre saliranno direttamente al termine della stagione regolare, un’altra ai playoff. Amo dire che quattro squadre si salveranno con l’ammissione al campionato Interregionale, le altre retrocederanno in C. Non ho mai ragionato con l’idea di fare una stagione da schiacciasassi, ho sempre pensato a portare le squadre al massimo nei mesi di aprile e maggio per i playoff. Quest’anno ho in testa quello. La C Gold non ha le corazzate dello scorso anno, ma tante squadre competitive: Prato è la favorita, poi Cecina, Quarrata, Arezzo e Spezia. Il 2 ottobre con Cecina vedremo se siamo a quel livello». Gli amici cosa dicono? «Ci credono tantissimo. Ho una serie di persone che prima faceva il tifo sugli spalti con me e che ora fa il tifo per me».