Lucca, tentato omicidio per l’eredità: quattro indagati
Le contestazioni più gravi al medico Carraro Pezzullo
LUCCA. Chiusa l’inchiesta della Procura sul caso del medico, all’epoca anche arrestato in carcere, accusato, in concorso con altre tre persone, di una sequela di reati il cui fine ultimo per l’accusa sarebbe stato quello di trasformare gli anziani, in stato di vulnerabilità fisica e mentale, in un bancomat personale a cui sottrarre i propri risparmi.
I reati
L’avviso di chiusura delle indagini è stato notificato al dottor Carmine Carraro Pezzullo, 44 anni, di Lucca e ad altri indagati, tra un broker assicurativo, con posizioni diverse a seconda dei fatti contestati. I reati, in concorso, vanno dalla truffa alla circonvenzione di incapace e alla sostituzione di persona.
Per il solo Pezzullo, difeso dall’avvocato Florenzo Storelli, c’è anche il furto aggravato, il falso materiale, soppressione e distruzione di atto pubblico, falso in testamento, indebito utilizzo di carte credito, autoriciclaggio e tentato omicidio.
Tentato omicidio
E proprio l’episodio di un delitto mancato, avvenuto il 18 febbraio 2023 in un appartamento del centro storico, aveva alzato il livello delle indagini condotte dai carabinieri.
Pezzullo era stato arrestato con l’accusa di aver cercato di uccidere un anziano scrittore americano dal quale si era fatto intestare polizze vita per oltre 600mila euro.
Il movente
Il movente sarebbe stata la decisione dell’autore Usa di estrometterlo dal testamento revocandolo anche come beneficiario delle polizze. Le indagini hanno dimostrato che la storia aveva altri rivoli da seguire e che lo scrittore statunitense era la punta dell’iceberg dei rapporti tra medico e anziani finiti al centro dell’inchiesta. Alla fine le parti offese (quasi tutti parenti esclusi dai testamenti in maniera fraudolenta, ndr) per i comportamenti del dottore e degli altri tre indagati sono 14, residenti tra Lucca, Capannori, Pescaglia, Viareggio e Camaiore (avvocati Chiara Pierallini, Claudia Selmi, Marco Poli e Sante Da Mommio) con una pensionata in particolare che avrebbe sottoscritto a favore del dottore polizze vita per oltre 315mila euro oltre ad avergli venduto un casa del valore di 146mila euro al prezzo di 70mila euro. Soldi che per la Procura Pezzullo si sarebbe procurato vendo i lingotti d’oro che aveva fatto comprare alla pensionata. Anche nel caso dell’anziana le contestazioni aggiuntive, come per lo scrittore, sono quelle di aver utilizzato le loro carte di credito e bancomat dopo aver aperto a loro nome diversi conti correnti in banca e alla posta.
Polizze intestate
Tra le accuse mosse al principale indagato c’è anche quella di aver distrutto i testamenti autentici e di averne redatti di nuovi falsificando la firma per far avere l’eredità a un’anziana dalla quale, si ripete il copione dello scrittore, si sarebbe fatto intestare le polizze vita. Non solo.
Furto di gioielli
Negli addebiti ci sono anche i furti di oro e gioielli nella casa della pensionata. Un quadro complesso sintetizzato dall’avviso di chiusura delle indagini, passaggio che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Se e quanto la volontà dei due anziani nell’affidare i propri risparmi al medico sia stata estorta con l’inganno è un tema che sarà esaminato nell’eventuale processo.
Del tentato omicidio dell’84enne scrittore americano è accusato solo Pezzullo.
Farmaci letali
In una prima fase ci avrebbe provato, secondo la Procura, somministrandogli un farmaco che stava provocando sanguinamenti ed ematomi all’anziano affetto anche da emofilia. Qualche giorno dopo, il 18 febbraio 2023, il confronto-scontro tra medico e paziente.
L’aggressione
Nella rappresentazione dell’accusa il medico prima avrebbe somministrato un sonnifero all’anziano malato, poi lo avrebbe fatto cadere dal letto per colpirlo al volto con pugni e un vaso di mogano. Quando l’uomo era sul pavimento, Pezzullo avrebbe preso una coperta per coprirgli bocca e naso provocandogli fratture al volto e al naso. È il reato più grave in un contesto in cui i rapporti tra medico e anziani corrono sull’equilibrio della fiducia assoluta che per l’accusa sconfina nel raggiro. Un tema di rilievo penale che sarà sviluppato in occasione del processol
© RIPRODUZIONE RISERVATA