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Palazzo Orsetti dopo il cambio di assessore

Lucca, lo sfogo di Minniti: «La posizione di Baldini e dei suoi fedelissimi è un attacco a questa amministrazione»

Lucca, lo sfogo di Minniti: «La posizione di Baldini e dei suoi fedelissimi è un attacco a questa amministrazione»<br type="_moz" />

Parla l’ex vice sindaco: «I cittadini sanno come nascono certe pugnalate alle spalle»

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LUCCA. «La mia soluzione per la corte di via Paladini ad Antraccoli prevedeva la sistemazione di persone con disabilità, anziani, donne vittime di violenza familiare e giovani in cerca di alloggio. Non ho mai pensato di mandare soggetti capaci di turbare l’ordine di pubblico».

Con queste parole il fresco ex assessore alla Sicurezza e al Sociale Giovanni Minniti ha ricostruito il caso cruciale che, su forte pressioni dei suoi compagni di partito (ma ancora per quanto?), hanno indotto il sindaco Mario Pardini a optare per la sua sostituzione in favore di Salvadore Bartolomei. «La determina dirigenziale è un atto proprio del dirigente, non tenuto a condividerla con l’assessore – precisa Minniti – Infatti è stata emessa senza la mia verifica finale. Per questo motivo la sconsiderata posizione di Baldini e dei suoi fedelissimi consiglieri comunali è un vero e proprio attacco all’amministrazione Pardini. Una polemica sollevata dall’opposizione e che rischia, a ben vedere, di ritorcersi contro gli stessi congiurati se resterà la destinazione a emergenza abitativa di quell’immobile, anche a prescindere dalle modifiche di facciata della determina. Se ciò accadesse, per coerenza i consigliere della Lega dovrebbero uscire dalla maggioranza».

L’esponente leghista, il più votato nel 2022 tra le fila del Carroccio con 484 preferenze, rivolge un paio di battute al vetriolo verso gli esponenti del suo partito. Con destinatari facilmente intuibili.

«I cittadini sanno bene come nascono certe pugnalate alle spalle – prosegue l’ex vice sindaco – Non per il desiderio di impegnarsi per il bene della comunità ma per il solo scopo di occupare non conquistati sul campo. Non ne esce bene neppure la Lega, che scarica quel suo tesserato capace di raccogliere da solo il 40% di tutti i voti della lista e che con il suo apporto aveva fatto entrare due consiglieri (Fagnani e Pasquinelli ndr) capaci di tradirlo. Non esce bene nemmeno Massimiliano Baldini, il regista di questa operazione, come mi vedeva come un suo concorrente nella corsa alle regionali. In realtà il sottoscritto era totalmente concentrato nel suo ruolo di assessore per Lucca. Credo che la sua sia stata una dimostrazione di debolezza anziché una prova di forza».

Successivamente Giovanni Minniti ha rivendicato i risultati ottenuti in questi quasi tre anni di consiliatura. «Sono orgoglioso di aver impedito l’apertura del Cas di Antraccoli – elenca l’esponente leghista – Lo stesso dicasi per la vendita dei padiglioni del Campo di Marte, pronti ora a essere utilizzati per finalità sociali con la Rsa. è merito del sottoscritto la salvaguardia dei posti di lavoro sempre dei dipendenti della stessa Rsa e sono stato sempre io a creare l’unità cinofila che sta dando ottimi risultati nella lotta allo spaccio e alla droga. Ma tutto questo non interessa ai cacciatori di cariche pubbliche».

L’ex assessore rivolge, infine, un saluto sì affettuoso al sindaco Pardini non risparmiandogli, però, una piccola stoccata. «È stata un’esperienza unica lavorare a fianco di Mario, che sta svolgendo un ottimo lavoro e lo farà anche in futuro – chiosa Minniti – Mi ha fatto piacere apprezzare la professionalità di tutti i funzionari comunali con i quali ho lavorato e che danno il massimo per i cittadini. Dispiace che, a volte, un sindaco decida di tutelare la parte amministrativa rispetto a quella politica. Per fortuna vivo del mio lavoro: la politica per me è sempre stata una passione animata dal risolvere i problemi delle persone». l

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