Il Tirreno

Lucca

Le indagini

Scontri fra ultras sull'A12, 10 minuti di follia e il regolamento di conti: cosa rischiano i tifosi violenti

di Luca Tronchetti

	Un'immagine degli scontri sull'A12
Un'immagine degli scontri sull'A12

Polizia e procura stanno lavorando per identificare i partecipanti alla guerriglia tra supporter della Lucchese e del Perugia avvenuta domenica 23 febbraio

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LUCCA. Saranno giorni di intenso lavoro per la Digos intenta a identificare i partecipanti ai violenti scontri scoppiati nel primo pomeriggio di domenica – all’altezza dell’area di servizio Versilia sull’A12 in direzione Genova – tra gli ultras della Lucchese (circa 200) e quelli del Perugia (circa 150). Indagini che porteranno a provvedimenti sia dell’autorità di pubblica sicurezza sia dell’autorità giudiziaria: dal Daspo (divieto di Accedere alle manifestazioni sportive) alla denuncia penale (lesioni, rissa aggravata, interruzione di pubblico servizio, attentato alla sicurezza dei trasporti), sino all’arresto differito in caso di immagini esplicite e chiara identificazione degli autori.

Dieci minuti di follia

Quello che è successo verso le 16 su quel tratto autostradale – ripreso da tutti i media – è di un’assoluta gravità. E ricorda, per sommi capi, i violenti scontri verificatesi l’8 gennaio 2023 nell’area di servizio Badia al Pino Est (Arezzo) tra gli ultras della Roma (115 quelli identificati e denunciati) e quelli del Napoli (80 anche loro sottoposti a provvedimenti). Anche in quel caso ci fu lancio di oggetti e di fumogeni in autostrada e pure stavolta quel fumo che ostacolava la visuale ha rischiato di mettere a repentaglio la vita degli automobilisti in transito (costretti a fermarsi e molti di loro spaventati) tanto che, al termine degli scontri durati meno di 10 minuti, si è resa necessaria la chiusura parziale dell’autostrada per rimuovere ciò che era rimasto sull’asfalto. Dalle immagini si vedono i teppisti mentre si muovono in gruppo indossando felpe e giubbotti neri, molti travisati anche con caschi, cappucci e sciarpe e armati di bastoni.


Un regolamento di conti

Polizia e procura stanno vagliando attentamente le immagini degli scontri (riprese da privati, ma anche dalle telecamere di videosorveglianza dell’autogrill Versilia) e dai primi riscontri degli inquirenti quel contatto tra le due tifoserie – storiche rivali – non sarebbe stato casuale. Entrambi i gruppi ultras erano diretti in Liguria: quelli della Lucchese a Sestri Levante, quelli del Perugia a Chiavari. Tra la corsia di marcia e quella di emergenza dell’A12 sarebbero iniziati i violenti scontri conclusi con un fuggi fuggi all’arrivo della Polstrada e delle volanti.

Il ferito lucchese

Nel corso degli scontri un tifoso della Lucchese ha riportato un’ampia ferita alla testa e trasportato (non sono intervenute ambulanze) all’ospedale Versilia. Verrà ascoltato dagli inquirenti per fornire la sua versione dei fatti.

 

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