Il bollettino
Fisco, rottamazione quater: la guida passo per passo alla rateizzazione delle cartelle esattoriali
I debiti potranno essere saldati in un’unica opzione o con un massimo di dieci rate: le scadenze sono diverse
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di ieri, 24 febbraio, è entrato in vigore nell’ordinamento italiano il cosiddetto decreto ‘Milleproroghe‘, il provvedimento emanato ogni anno dal Parlamento per prorogare scadenze legislative imminenti o rinviare l’entrata in vigore di specifiche disposizioni normative. Molte le norme contenute al suo interno, dallo stop alle multe per i no-vax allo slittamento della sugar tax e dell’ingresso dei tifosi nelle società di calcio. Ma la disposizione più importante è in materia fiscale e riguarda la cosiddetta rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Sono quasi mezzo milione i contribuenti che beneficeranno della riapertura dei termini
Milleproroghe, cosa prevede sulla rottamazione quater
In tema di rottamazione quater – il principale nodo politico lungo il cammino del Milleproroghe – a Palazzo Madama è stato raggiunto un accordo sulla riammissione in termini: la riapertura della rottamazione è stata limitata ai soli decaduti. Chi ha aderito alla definizione agevolata delle cartelle prevista dalla manovra del 2023 ma ha perso il beneficio per non aver pagato una o più rate o averlo fatto in ritardo, potrà essere riammesso inviando la dichiarazione entro il 30 aprile 2025 e pagando da luglio.
Salvini: «Paghi in dieci anni, lo Stato incassa e milioni di italiani sono liberi»
«Domani, non tra sei mesi, comincerà l'iter in Commissione della proposta voluta dalla Lega» sulla rottamazione delle cartelle. Lo dice il vicepremier e ministro Matteo Salvini al Tg3. Sulla pace fiscale "c'è il pieno accordo della Lega, di Giorgetti e penso di tutto il governo per andare a cancellare queste cartelle, senza sanzioni e interessi" che "paghi in dieci anni, lo Stato incassa e milioni di italiani tornano liberi".
Cosa fare per rottamare le cartelle: i passi pratici
Dal profilo operativo, la norma prevede i seguenti passi:
- i soggetti inadempienti che entro il 31 dicembre 2024 hanno omesso o effettuato pagamenti incompleti o ritardati, possono rientrare nel piano di regolarizzazione inoltrando domanda non oltre il 30 aprile 2025;
- la richiesta dovrà essere inoltrata esclusivamente per via digitale (i protocolli specifici saranno accessibili online entro venti giorni dall'approvazione della legge di conversione del DL 202/2024);
- il saldo degli importi richiesti, maggiorati degli interessi calcolati al tasso del 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023, potrà avvenire in soluzione integrale (entro il 31 luglio del corrente anno) oppure frazionato fino a 10 quote periodiche di identico importo (le prime due con scadenza 31 luglio e 30 novembre 2025, le successive rispettivamente il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre);
- gli enti incaricati della riscossione notificheranno al contribuente entro il 30 giugno 2025 l'importo complessivo dovuto per la definizione e le relative quote, specificando giorno e mese di scadenza.