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Bagni di Lucca, Villa Fiori e il ritorno delle terme: il progetto di rinascita

di Emanuela Ambrogi
Bagni di Lucca, Villa Fiori e il ritorno delle terme: il progetto di rinascita

Presentata un’offerta per l’immobile e l’ampio parco all’asta per la sesta volta

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BAGNI DI LUCCA. C’è speranza perché Villa Fiori torni a vivere, restaurata e resa agibile. Con un ritorno delle acqua termali.
Alla sesta asta dopo tredici anni, il nuovo bando del Comune per lo storico immobile ha ricevuto una proposta. Scaduto ieri alle 12 il termine per presentare le offerte, l’ufficio comunale ha preso atto che era finalmente arrivata una proposta. Ora dovrà essere vagliata dall’amministrazione comunale, proprietaria dell’immobile.

Le aste precedenti

Indetta a novembre, la sesta asta aveva fissato a 652mila euro il prezzo base per l’acquisto, più o meno un quarto dei 2 milioni e 250mila euro del primo incanto del 2011. Per legge, ogni asta successiva l’importo va decurtato in base a percentuali precise e, alla sesta gara, il prezzo base era sceso tanto da aver reso appetibile l’affare.

La storia della villa

Villa Fiori era stata costruita alla metà del XIX secolo e ristrutturata nel 1923. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento il parco, di 8.470 metri quadri, venne rifatto completamente in stile paesistico, sviluppandosi in particolare lungo il fiume. Dopo alcuni passaggi di proprietà, la villa divenne proprietà del Comune che dal 1979 ha sempre tenuto il parco, anche se l’immobile fu ceduto all’Asl da cui fu poi riacquistato, nel 2008. La Villa è su quattro piani, due nobili, un seminterrato e un sottotetto, per una superficie di 430 metri quadri. A rendere più interessante la proposta del Comune (che da sempre non può né ristrutturare, né mantenere per mancanza di risorse) sono arrivate le nuove previsioni del piano operativo che consentono la realizzazione nell’area adiacente alla dimora di una struttura alberghiera che si avvarrà anche dell’arrivo della vera acqua termale.

Il progetto delle terme

L’obiettivo dell’amministrazione è infatti convogliare sulla riva sinistra della Lima, accanto all’immobile storico in vendita, le acque terapeutiche che sgorgano dal colle sulla riva destra. Villa Fiori richiede comunque un recupero costoso e impegnativo perché, come si legge anche sul bando, «presenta criticità statiche in quanto a seguito di infiltrazioni d’acqua dal tetto è crollato una piccola porzione di tetto, causando a sua volta il crollo dei sottostanti solai. Si rendono quindi necessari interventi radicali di restauro e ristrutturazione, nonché un generale ammodernamento della dotazione impiantistica al fine di rendere l’edificio consono agli attuali standard di confort e sicurezza».

L’impegno sull’intera zona

Ostacolo che però investitori solidi possono superare con un progetto globale di utilizzo dell’intera area, parco compreso ed eventuali nuove strutture. Nel complesso ci sono anche vincoli e servitù, specificati nel bando. L’acquirente tra l’altro dovrà «garantire un passo impegnandosi a eseguirlo a sue spese, comprese le opere di sistemazione del percorso pedonale, delle relative recinzioni e di quant’altro necessario per la realizzazione dello stesso a regola d’arte. L’acquirente deve mettere a disposizione uno spazio a parcheggio adeguatamente pavimentato per almeno 50 posti auto riservato all’uso pubblico. Nel contratto di compravendita da stipularsi saranno previsti congrui tempi per la realizzazione delle opere, con penali in caso di ritardi nell’esecuzione». 

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