La guida
Va in pensione il medico del paese e nessuno lo vuole sostituire
L’Asl costretta ad affidare un incarico provvisorio a uno specializzando
ALTOPASCIO. Tempi duri per la sanità pubblica. Duri per i medici, pochi e con tanti pazienti. Per l’azienda sanitaria, costretta a inseguire soluzioni difficili per far fronte alla carenza di personale. Ma ancora più duri per i pazienti che fanno i conti con crescenti complicazioni per accedere ai servizi. Problemi che diventano talvolta insormontabili quando ci sono di mezzo – e accade spesso – persone anziane.
Così la sanità sui territori si trova con una certa frequenza a “inventarle” le soluzioni.
È quello che succede, per esempio, ad Altopascio dove va in pensione il medico di base che ha in carico – ancora per poco – una bella fetta di residenti, il dottor Mauro Cecere. La zona, quella di Altopascio, è tra quelle definite “carenti”. E in questa area l’Asl ha previsto un «vincolo di assistenza ambulatoriale». In altre parole se fai il medico di base e vieni assegnato ad Altopascio il tuo ambulatorio lo devi aprire lì.
Peccato che a fronte del pensionamento del dotto Cecere nessuno ci voglia andare. E presa alla sprovvista l’Asl ha dovuto adeguarsi. Altopascio avrà un suo medico, il dottor Alessandro Fulceri, che però è uno specializzando: giovane volenteroso, unico candidato al ruolo, al quale – per non far venir meno la continuità assistenziale – l’azienda sanitaria pur non potendo (in linea teorica) assegnare il posto lo ha fatto comunque con un incarico provvisorio con decorrenza dal prossimo 1 settembre.
L’Asl rileva infatti «l’inevitabile disagio a cui è esposta la cittadinanza delle frazioni interessate, per effetto della cessazione dell’attività di un medico storico quale il dottor Cecere» si legge nel decreto dello scorso 29 luglio in cui si prende atto «della mancata individuazione del medico titolare delle zone carenti in pubblicazione 2024». Problema a fronte del quale l’Asl «ha di chiesto un nuovo incarico provvisorio al fine di garantire la stessa continuità assistenziale» e contestualmente «anche il passaggio massivo dei pazienti del medico cessante al nuovo medico, data la criticità legata all’elevata prevalenza di pazienti anziani attualmente in carico al dottor Cecere, poiché si troverebbero in gravi difficoltà nell’espletare le procedure amministrative di cambio medico». Strategia condivisa dal Comitato aziendale per la Medicina Generale che ha dato l’ok anche all’affidamento «di un incarico provvisorio di assistenza primaria» precisando il «vincolo di ambulatorio principale nel Comune di Altopascio». Lo scorso 18 luglio è stato quindi chiesto ai medici in graduatoria Asl la disponibilità a lavorare ad Altopascio ma «nessuno dei medici presenti nella graduatoria aziendale per la copertura di incarichi provvisori ha dato la propria disponibilità entro il termine stabilito». Così il 22 luglio è stato pubblicato un avviso pubblico urgente per trovare un candidato. E in effetti una risposta c’è stata. Solo una però, quella del dottor Alessandro Fulceri che tuttavia «non è in possesso dell’attestato di formazione in medicina generale in quanto al terzo anno del corso» precisa l’azienda sanitaria. Cosa fare? «In forza di quanto deciso dal Comitato aziendale di medicina generale e al fine di garantire la continuità assistenziale nell’ambito citato – scrive l’Asl – è conferito un incarico provvisorio di assistenza primaria al dottor Fulceri a decorre dal primo settembre con una durata inferiore a dodici mesi».