Scuola, in provincia di Lucca via alle nomine di 800 docenti di sostegno
In corso anche le assegnazioni delle cattedre libere ai precari. Cgil: «È caos, scelte al buio senza le graduatorie aggiornate»
LUCCA. Scuola, 800 posti scoperti nel sostegno, saranno occupati dai precari. I docenti interessati hanno tempo fino al 7 agosto per indicare gli istituti in cui preferiscono lavorare, ma devono farlo senza sapere che posto occupano in graduatoria. Va anche peggio per tutti gli altri insegnanti precari: anche per loro vale la scadenza del 7 agosto, ma oltre a non conoscere la posizione in graduatoria, non hanno neppure contezza dei posti disponibili nelle scuole con l’organico di fatto. È un salto nel buio in mano a un algoritmo. Andiamo con ordine.
Organici, diritto e fatto
Manca un mese e mezzo alla riapertura delle scuole e fervono i lavori per completare gli organici del corpo docente che, come noto, va delineandosi per fasi successive. La prima, si è aperta a inizio anno ed è quella del cosiddetto organico di diritto, calibrato sulla base delle iscrizioni, delle classi create e dei piani orari stabiliti da ciascuna scuola. Negli organici di diritto ci sono i cosiddetti docenti di ruolo, ma anche qui in provincia di Lucca si contano 201 cattedre scoperte e disponibili per le immissioni in ruolo. Saranno effettuate tra settembre e dicembre: circa un terzo dei posti sarà coperto dai vincitori del concorso Pnrr ormai in fase conclusiva, mentre il resto arriverà dalle graduatorie di merito esistenti, poiché le gae sono esaurite.
Veniamo ora agli organici di fatto, quelli che le scuole stilano giusto ad agosto dopo aver avuto contezza del numero dei ripetenti, dei trasferimenti da altre scuole e delle iscrizioni dell’ultima ora. Qui, come noto, si interviene colmando le lacune con il personale precario, che alla fine dei giochi rappresenta circa un terzo di tutto il corpo docente. Al momento non si sa ancora quanti siano in totale i posti disponibili per gli organici di fatto. Le uniche disponibilità note sono quelle che riguardano i docenti di sostegno. E non sono poche.
Le nomine
In provincia di Lucca ci sono 1.416 i posti destinati al sostegno, di cui 573 sono coperti con gli organici di diritto (ma anche qui ci saranno da fare diverse immissioni in ruolo), 35 con il potenziamento mentre 808 emersi con gli organici di fatto risultano scoperti e dunque sono destinati ai precari. «Proprio in questi giorni si sono aperte le procedure per le nomine – spiega Antonio Mercuri, segretario provinciale della Flc-Cgil scuola –. Entro il 7 agosto i docenti presenti nelle graduatorie a esaurimento (gae) e nelle graduatorie provinciali per le supplenze (gps) devono compilare la domanda e possono dare fino a 150 preferenze. Sarà poi l’algoritmo, sulla base di diversi criteri, a decidere dove mandarli. Il problema è che i docenti devono muoversi al buio, sia perché quest’anno le graduatorie aggiornate non sono state ancora pubblicate, mentre di solito uscivano a maggio, sia perché non c’è ancora l’elenco dei posti di disponibili nei vari istituti con gli organici di fatto. Di conseguenza, i docenti scelgono alla cieca. A mio avviso, la scuola non è mai stata così nel caos. Invece di migliorare ogni anno si va peggiora».
Per quel che riguarda, il sostegno i posti liberi sono così suddivisi: 92 all’infanzia, 242 alle elementari, 157 alle medie, 317 alle superiori. Tra le scuole superiori, quelle che contano più posti vacanti nel sostegno ci sono il liceo Passaglia (36,5), il Piaggia (35) e il Machiavelli (31,5).
La continuità
Quella dei docenti di sostegno è un’attività molto delicata, in cui la continuità didattica è un presupposto fondamentale per far emergere e valorizzare le capacità di alunni fragili o con disabilità. Durante un’audizione relativa al decreto scuola, il ministro Giuseppe Valditara ha detto che la scelta delle famiglie deve essere tenuta in grande considerazione nel momento in cui si fanno le nomine dei precari. «Se davvero si punta alla continuità didattica – spiega Mercuri – allora si stabilizzino i docenti precari portando i posti sugli organici di diritto. Ma non si può pretendere di farli rimanere precari e lasciare la scelta alle famiglie, altrimenti le graduatorie di merito non hanno più alcun valore».
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