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Lucca, schiaffo all’ex campione di serie A (che aveva difeso un cameriere): chi è l’aggressore finito ai domiciliari

di Luca Tronchetti

	Il ristorante dov'è avvenuta l'aggressione
Il ristorante dov'è avvenuta l'aggressione

Diciotto mesi per violenza e resistenza a pubblico ufficiale all’avventore: nei guai dopo aver colpito l’ex calciatore in un famoso ristorante

16 luglio 2024
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LUCCA. Diciotto mesi di reclusione per violenza e resistenza a pubblico ufficiale con l’aggravante di aver commesso il fatto in violazione della misura della sorveglianza speciale (una forma di prevenzione emanata nei confronti di soggetti socialmente pericolosi) a cui era stato sottoposto dopo la scarcerazione. Questa la conclusione processuale della vicenda verificatasi sabato sera alle 21,30 dentro uno dei ristoranti più prestigiosi e rinomati della provincia: “La Buca di S. Antonio”. L’autore dell’episodio, che inizialmente doveva uscire dal carcere di Prato nel giugno 2025, invece è uscito a fine 2023 con un anno e 11 mesi d’anticipo rispetto all’originario cumulo pena divenuto definitivo per un ricalcolo del giudice sollecitato dal legale del soggetto.

Frederic Pacini, 45 anni, originario di Fornoli, problemi di tossicodipendenza e che era dall’avvocato di fiducia Andrea Borghini di Firenze, al termine della sentenza di patteggiamento (riduzione di un terzo della pena) emessa dal giudice Gianluca Massaro, è stato sottoposto al regime dei domiciliari e sconterà la pena nell’abitazione di San Vito.

Lo schiaffo al campione

Durante l’udienza di convalida, a cui è seguito il procedimento con rito direttissimo, è emerso l’episodio dell’avventore del locale, colpito da uno schiaffo da Frederic Pacini, mentre cercava di difendere un cameriere e dello storico ristorante. Si tratta dell’ex calciatore Ighli Vannucchi, 46 anni, pratese di nascita e lucchese d’adozione con oltre 500 presenze nei professionisti, indossando le maglie di Lucchese, Salernitana, Empoli, Venezia, Spezia, Palermo, Virtus Entella e Viareggio. Un modello di fair play e di correttezza in campo – con 13 presenze in nazionale under 21 – che non ci ha pensato un secondo a venire in soccorso delle persone aggredite da quel cliente fuori controllo. Per quell’episodio specifico, che non rientra nel capo d’imputazione, potrebbe aprirsi un procedimento separato solo nel caso che l’ex giocatore decida di presentare una denuncia-querela alle forze dell’ordine.

Il racconto dell’imputato

Stando al racconto fornito in aula dall’imputato, l’ultraquarantenne frequentatore di piazza San Michele era entrato a “La Buca di S. Antonio” decisamente su di giri. Poco prima dell’episodio che ha portato al suo arresto aveva incontrato una sua ex fiamma con cui aveva avuto un diverbio al termine del quale era entrato in un locale del centro e si era messo a bere. Così alle 21,30 è entrato nel ristorante e ha chiesto una pizza d’asporto, un piatto non inserito nel menù. Le cortesi spiegazioni del personale, com’è nello stile inconfondibile del locale, che lo invitavano a raggiungere una pizzeria poco distante, non soltanto non hanno avuto effetto, ma hanno alimentato l’animo poco urbano dell’avventore. Che ha iniziato a urlare colpendo al volto uno dei camerieri che cercava di contenerlo. A quel punto Vannucchi si è alzato dal suo tavolo ed è intervenuto per cercare di calmare quel soggetto, totalmente fuori controllo, accompagnandolo alla porta. Ma in quel frangente è stato colpito con uno schiaffo prima che l’avventore si allontanasse di corsa rovesciando una fioriera esterna. Gli agenti della volante hanno bloccato Pacini in vicolo dello Stellino.

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