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Livorno-Siena 3-1, il commento di Alessandro Bernini: non ci prendono più, questa squadra è di un altro pianeta

di Alessandro Bernini

	La curva nord prima di Livorno-Siena (Foto Stick)
La curva nord prima di Livorno-Siena (Foto Stick)

I ragazzi di mister Paolo Indiani salgono a +13 sul secondo posto a dieci gare dalla fine del girone E del campionato di Serie D

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LIVORNO. Non ci prendono più. Da mesi parliamo di fuga, ormai il traguardo è veramente a un passo. E non solo per la classifica che testimonia come il Livorno sia di un altro pianeta rispetto al resto del gruppo, ma anche e soprattutto per le prestazioni. Siena annichilito al Picchi e una partita sempre nelle mani degli amaranto. Anche quando Boccardi al 23’ aveva portato avanti gli ospiti con una punizione dal vertice dell’area di rigore.

Nessuno in casa labronica si è scomposto, impossibile non avere fiducia estrema in questa squadra. Che al 33’ ha subito impattato: girata da centravanti vero di Rossetti e palla nel sacco per l’1-1. Sette minuti di fuoco, con il Livorno che è un fiume in piena. Al 36’ ancora Rossetti, su assist illuminante di Russo, per il piazzato del 2-1, prima che Bacciardi al 40’ trovi la staffilata vincente del tris. 
Nella ripresa, occasioni da una parte e dall’altra. Con Dionisi un paio di volte che viene murato dal portiere bianconero, mentre Cardelli deve distendersi su destro in diagonale di Semprini. E’ uno dei pochi squilli del Siena, nuova vittima sacrificale di un Livorno spietato. 

Uno sguardo alla classifica. Perde il Seravezza, 1-2 contro l’Orvietana, crolla il Grosseto, 4-1 a Foligno. Livorno stra primo con +13 sul Foligno, Grosseto e Siena addirittura a -18. Un campionato a parte. E’ proprio vero: non ci prendono più. E poi nessuno poteva rovinare la festa.  Un abbraccio lungo tre giorni, un diluvio di colori amaranto per onorare i nostri 110 anni. Sono arrivati in 6000 allo stadio ed è stato uno spettacolo anche sulle tribune, con la Curva Nord più bella dell’anno.  La squadra meritava questo contorno: perché il Livorno per tutto il campionato ci ha messo tecnica ma anche cuore, come piace ai livornesi. La reazione di ieri dopo lo 0-1 iniziale è lo specchio di questa rabbia, di questo furore, di un gruppo che è davvero degno di indossare questa maglia.
Bellissimo quello striscione  gigantesco in curva “Tra gli altri superbo tu vai” che disegna il presente e profuma di storia. Così come il coro "la capolista se ne va" cantato da Curva e squadra a fine partita.

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