Il caso
La Pielle arriva col fiato corto e la Gema vince in volata
Oltre 30’ di ottimo livello, poi soli 6 punti nei 9’ decisivi e arriva la sconfitta. Spettacolari gli oltre 600 tifosi, bene il trio Venucci-Bonacini-Leonzio, male i lunghi
PISTOIA. Sei punti nei 9’ decisivi. Così diventa difficile vincere nel minibasket, figuriamoci in Serie B in casa di una “contender” come la T Gema Montecatini. La Toscana Legno PL è eccellente per tre quarti tenendo testa ai rossoblù di casa e mettendo spesso il muso davanti.
Trenta minuti di difesa perfetta e un attacco che riesce a essere concreto nel poco che i termali concedono. Poi le maglie si stringono e i biancoblù, con la spia dell’energia accesa, non trovano più la via del canestro, se non nel garbage time.
Dal 48-48 del 30’ al 65-54’ del 39’ con la partita che ormai lascia scorrere i titoli di coda.
Un peccato, un gran peccato. Soprattutto per i 600 tifosi arrivati al Pala Carrara. Una cornice strepitosa che i due punti li meriterebbe ogni volta di diritto.
Finale inceppato
Alla PL manca l’ultimo chilometro, lo scatto del campione che lascia dietro tutto il resto del gruppo e si avvia verso il traguardo a braccia alzate. Leonzio pareggia a quota 52, ma Gema trova i suoi lunghi: prima Di Pizzo da sotto (54-52), poi Acunzo da fuori (57-52). ù
Un libero di Passoni e ancora i centimetri di Di Pizzo (60-52) con l’ex Firenze che nel frattempo è diventato un rebus per i lunghi piellini. Bonacini prova a metterci una pezza dalla media (60-54), Venucci sbaglia la tripla del -3, mentre Passoni dalla parte opposta non perdona: 63-54. La partita ha preso la strada di casa.
Fiato corto
I numeri parlano chiaro: la Toscana Legno con tre giocatori (Leonzio, Bonacini e Venucci), segna 46 punti, quasi l’80% del fatturato totale.
Troppo poco dal resto della truppa. Dalle cosiddette seconde linee. Pesano gli zero di Campori e Paesano, i 2 di Del Testa e 5 di Cepic, di cui 3 a partita finita. Il capitano e Paesano non arrivano a 10’ di utilizzo, Del Testa li supera di pochissimo. Così il rischio è di finire sempre la benzina nel finale e, guardando più avanti, di arrivare ai playoff col fiato corto.
Più che altro Bonacini. Il play è il cervello, l’anima della PL. Nell’ultimo quarto, con dieci minuti sul parquet di fila, ha chiuso sfinito. E quando si spegne la sua luce, si spegne quella della PL. Un altro aspetto su cui servirà riflettere.
Poco dai lunghi
Nel finale Acunzo e Di Pizzo sono saliti sugli scudi. Perché ci si aspettava Chiarini, Toscano o Passoni, ma alla fine Gema ha conquistato il pitturato con circolazioni sempre ben orchestrate. Il divario a rimbalzo premia i termali (42-34), con un parziale di 13-5 nell’ultimo quarto. Il quartetto Donzelli-Cepic- Vedovato-Paesano fattura 11 punti in quattro: troppo poco per spostare la partita.
Chiarini contestato
Se ci fossero dei dubbi sull’accoglienza a Chiarini, la Sud li ha risolti dopo pochi istanti: fischi, assordanti. “Hai tradito la nostra fede, mercenario”, il coro ripetuto durante tutto l’intervallo.
L’argentino sempre beccato dalla Sud in versione mobile e un amore che, è evidente, non c’è più. Lui soffre la pressione, si incaponisce e chiude con 2/10 dal campo, oltre a 4 perse. Però è bravo a prendersi falli, segnare i liberi (10/11) e chiudere da top scorer (15), anche se la partita non è stata da Mvp, ma tutt’altro.
Da dove ripartire
Cassica domanda dopo un ko. Senza dubbio dal supporto incondizionato, da categorie superiori del popolo piellino. Oltre 600 i livornesi arrivati a Pistoia, un settore pieno. In pratica la PL ha giocato in casa. Sul campo, poi, da un Leonzio ritrovato con 20 punti d’autore e una leadership evidente. Il sostegno di Bonacini e Venucci e una difesa comunque ermetica contro una squadra ricca di talento. Per vincere, però, serve per forza segnare di più. La chiave della stagione della PL è tutta qui. l