Il Tirreno

Livorno

Livorno calcio
Calcio Serie D

Livorno-Siena, un derby da scintille per tornare in alto: dall’inferno del ‘98 alla storia di “Franco”

di Daniele Marzi
Il gol di Vantaggiato a Siena nel 2017
Il gol di Vantaggiato a Siena nel 2017

La partita tra amaranto e bianconeri è stata sempre molto calda, a volte anche troppo

17 ottobre 2024
5 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Una sfida mai banale. Un derby particolare. Più sentito nella città del Palio che in quella dei Quattro Mori. Ma il clima attorno alle sfide tra Livorno e Siena, storicamente, è sempre stato caldo, qualche volta anche troppo…

Le cinghiate del ’98

Come accadde il 15 marzo 1998 una giornata particolare in una stagione a dir poco controversa, quella disputata in Serie C1 dal Livorno dei record di Paolo Stringara. Quello delle nove vittorie consecutive iniziali, per intenderci. Accadde che, prima della partita e con qualche tafferuglio tra tifoserie già in corso fuori dal “Franchi”, all’arrivo del pullman del Livorno, ci fu uno “scambio di cortesie” tra i giocatori del Livorno e alcuni sostenitori del Siena. «Un’aggressione inqualificabile. In tanti anni non ho mai visto la polizia che va via quando arriva la squadra ospite», fu il commento del presidente del Livorno, Claudio Achilli. L’auto dei carabinieri che avrebbe dovuto scortare il pullman, lo abbandonò anzitempo per un disguido alla porta. Si scatenò un parapiglia tra il difensore Luca Marcato e un tifoso del Siena, che si lamentò per essere stato colpito da una cinghiata, mentre i giocatori e il tecnico del Livorno Paolo Stringara furono colpiti violentemente: Marcato al volto, Bonaldi alle gambe, tanto che fu costretto ad andare in panchina. «Sono stati i giocatori del Livorno a provocare» fu la risposta del questore senese, quasi a giustificare l’accaduto. Sul campo il Livorno perse 1-0, con un gol nel finale di Bresciani. La società fece ricorso. Il commissario di campo e l’arbitro scrissero dell’aggressione nel referto. Ma le assurdità non erano finite: il giudice sportivo prima accordò la vittoria a tavolino per gli amaranto. Poi, a campionato finito e coi playoff alle porte, la Corte d’Appello Federale annullò il verdetto, togliendo di fatto tre punti a bocce ferme al Livorno. La Pretura di Siena aprì un fascicolo e l’allora presidente bianconero, presentò reclamo: prima alla Commissione Disciplinare, che confermò la sentenza, e poi alla Caf che invece accolse il ricorso. La partita venne omologata definitivamente col risultato di 1-0. Così, oltre ai 4 punti di penalizzazione, per la mai del tutto chiarita vicenda “Franco”, il Livorno si ritrovò con altri 3 punti in meno. Che lo costrinsero dal secondo (con cui sarebbe bastato un pari in finale playoff, anche dopo i supplementari, per andare in B) al terzo posto. Cosa che poi ebbe il suo peso nello spareggio di Perugia, perso contro la Cremonese.

Gli altri derby

Quello di domenica 20 ottobre (inizio alle 15) sarà il cinquantanovesimo scontro in campionato tra Livorno e Siena, 12 dei quali giocati in A. Quest’anno, per la prima volta, si giocherà nei dilettanti. Nel computo totale, sono in vantaggio i bianconeri, che hanno vinto 17 volte contro le 13 del Livorno. A prevalere però è il segno X, con 28 pari complessivi. Il Livorno ha vinto a Siena 3 volte: nel 2017 in C; nel 1946 e nel 2007 in Serie A. L’11 novembre 2007 il 3-2 al “Franchi” (reti di Knezevic, Tavano e Bergvold) costò la panchina al tecnico Andrea Mandorlini, mai amato da queste parti. Cinque in tutto le sconfitte all’Ardenza. Particolarmente dolorose quelle nella massima serie. Nel 2010, quando gli amaranto di Cosmi (esonerato dopo un paio di mesi) dissero addio alla salvezza perdendo in casa con la squadra di Malesani, ultima in classifica e anch’essa retrocessa in B a fine stagione. E nel 2005. Difficile dimenticare il 3-6 subito dal Livorno all’Ardenza. Un ko che seguì quello per 6-4 in casa del Parma e che fece infuriare i tifosi e Cristiano Lucarelli, il quale segnò una doppietta e salì in vetta alla classifica cannonieri, ma a fine gara chiese scusa a tutti, rilanciando la volontà di giocare per un piazzamento in zona Uefa. Non banale neppure la gara di andata di quella stagione. A Siena finì 1-1 e Alessandro Lucarelli segnò il terzo dei suoi 4 gol totali con la maglia del Livorno. Memorabile, non per il risultato (finì 0-2 per il Siena) la partita del 4 marzo 2017, in Serie C, tra il Livorno di Foscarini e i bianconeri. Prima di quel match, Igor Protti premiò Mauro Lessi, icona amaranto e allora recordman di presenze (369) con una maglia e una targa ricordo. “Maurino” scomparve poi poco più di tre mesi dopo, il 17 giugno 2017, ad 82 anni. Nell’ultimo incrocio, in C, il Livorno vinse sia all’andata che al ritorno: 1-2 al “Rastrello” con doppietta di Vantaggiato, e 1-0 all’Ardenza (Valiani).

Sette anni dopo

Si torna quindi al “Franchi” dopo 7 stagioni. Amaranto e bianconeri vantano ambizioni di primato come nel 2017/18, quando il Livorno di Sottil salì in B mentre il Siena di Mignani, perse la finale playoff col Cosenza. A Siena si è da poco insediata la nuova proprietà, formata da alcuni imprenditori svedesi e, dopo il record di 3 fallimenti in 8 anni, cerca la risalita nei professionisti. Sarà una gara densa di significato e carica di aspettative per i tifosi. Un po’ meno per le squadre. Indiani e il tecnico senese Magrini (che ha giocato nel Livorno nella stagione 1990/’91) predicano calma. La definiscono una partita non decisiva. Il Siena deve fare i conti con qualche infortunio, ma fanno anche un po’ di pretattica… Una vittoria dell’una o dell’altra non significherebbe molto per la classifica, a 26 turni dal termine. Sul morale però, il risultato inciderà.

Sangue in Toscana
Il caso

San Casciano, uccisa a 55 anni nel suo negozio: il nipote bloccato dai carabinieri

Video

San Casciano Val di Pesa, il luogo del delitto: fermato il nipote della donna uccisa

Sportello legale