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Basket: Serie B

Libertas, ricordati il primo cazzotto: «E da allora Gema è molto più forte»

di Fabrizio Pucci
Libertas, ricordati il primo cazzotto: «E da allora Gema è molto più forte»

A Montecatini arrivò la prima delusione contro una squadra che non muore mai

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LIVORNO. Vi fidereste di una squadra che non vince in trasferta dal 30 ottobre, ma che nel frattempo si è rinforzata con gli arrivi (entrambi dalla defunta Firenze) di uno dei migliori 5 della categoria e di un cecchino da serie A? Probabilmente no.

Quel “probabilmente” sarebbe eliso se vi fossero posti sotto il naso anche i nomi di cotanti giocatori: Di Pizzo e Laganà.

E quel residuale briciolo di fiducia, patrimonio dei più ingenui e ottimisti, sarebbe destinato a evaporare del tutto dinanzi alle cifre registrate da Laganà domenica scorsa a Piombino: un bel quarantello in faccia alla Solbat che comunque l’ha portata a casa per 93-89.

Trabocchetto

Il guaio è che Gema Montecatini non è soltanto Di Pizzo e Laganà: ad esempio c’è il play Savoldelli – assente all’andata per infortunio – che può mettere in ritmo la squadra. C’è da fare attenzione alla fisicità di Duranti (vicino alla Libertas la scorsa estate), all’estro di Neri che con una tripla semirovesciata e di tabellone, al PalaTerme giustiziò gli amaranto (privi di Fantoni). E poi c'è Infante che - liberato dalla necessità di alzare il proprio minutaggio - può entrare a partita in corso e mettere al servizio della squadra talento ed esperienza. Ecco spiegato e circostanziato il motivo per cui la squadra di coach Andreazza non può permettersi di giocare una partita che contempli alti e bassi come accaduto due settimane fa con Borgomanero.

Oggi (palla a due alle 18, arbitri Martinelli di Brescia e Caneva di Collegno) bisogna attaccare la spina al primo minuto e staccarla solo dopo la sirena finale. Un calo di tensione e Montecatini è capace di rientrare o allungare con i missili in serie firmato da Laganà o con le conclusioni dal pitturato di Di Pizzo.

Faccia nuova

In casa amaranto ci sarà il debutto di Constantin Maralossou. Il ragazzo, che è arrivato mercoledì da Pescara, potrà garantire qualche minuto di qualità, non di più perché deve ancora metabolizzare i meccanismi offensivi della sua nuova squadra. Nessuno gli chiede la luna nel pozzo per cui può ambientarsi in totale serenità, agevolato in questo senso da un gruppo di ferro nel quale l’amicizia è un valore assoluto.

Le parole del coach

Se i tifosi amaranto devono stare sul chi va là, figuriamoci se non lo fa coach Andreazza: «Non dobbiamo guardare la classifica di Gema Montecatini – ha dichiarato – perché rispetto alla partita di andata i termali hanno cambiato pelle inserendo due giocatori fortissimi per la categoria: Laganà che è un vero e proprio fuoriclasse e Marco Di Pizzo. Questi inserimenti hanno permesso agli altri componenti del roster di fare ciò che possono a sanno fare e di giocare i minuti di grande qualità».

Andreazza si è espresso anche sull’arrivo di Maralossou: «Le settimane in cui viene inserito un giocatore nuovo sono particolari; sono un mix tra entusiasmo, calo dell’intensità e testa tra le nuvole, ma i ragazzi hanno capito l’importanza del momento e della partita e hanno aiutato Constantin a inserirsi nel migliore dei modi e sono certo che anche lui potrà darci una piccola mano contro Montecatini: insomma, siamo pronti per una grande partita».

Partita difficile in cui sono banditi alti e bassi. Andreazza lo sa bene: «Gema ha la grande capacità di segnare canestri facili, dove per facili si intende in rapporto alla qualità dei loro esterni. Ne hanno almeno due o tre molto temibili. Per questo motivo le partite contro di loro non sono mai vinte e nemmeno mai perse fino all'ultimo. Sarà fondamentale spalmare la concetrazione per tutti i 40».
 

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