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Livorno, Grimaldi vuole la metà della Darsena Europa

di Giulio Corsi

	Le aree su cui nascerà la nuova Darsena Europa 
Le aree su cui nascerà la nuova Darsena Europa 

Sale la tensione in porto: offerta di Tdt da quasi 200 milioni. Ora si attende la contromossa di Msc, Neri e Lorenzini

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LIVORNO. Il prefetto Giancarlo Dionisi l’aveva anticipato esattamente un mese fa in un’intervista al Tirreno: “Msc avrà almeno un competitor per la Darsena Europa”. E ieri è arrivata l’ufficialità: anche Grimaldi – tramite Tdt, il terminal Darsena Toscana di cui è proprietario dall’anno scorso – è entrata nella partita per costruire e gestire la maxi piattaforma container.

La notizia è stata comunicata dal commissario dell’Autorità di Sistema Luciano Guerrieri martedì pomeriggio all’organismo di partenariato riunito a palazzo Rosciano e ieri mattina al comitato di gestione.

La discesa in campo di Grimaldi rappresenta una vera e propria bomba sugli equilibri del porto, per diversi motivi. Il primo: Tdt non chiede tutta la Darsena Europa ma solo una parte, poco meno del 50%, il che spacca il disegno che finora il cluster portuale (Authority compresa) aveva ipotizzato, quello di un unico soggetto, una super potenza, che prendesse tutto il terminal. Il secondo: Tdt non ha presentato una manifestazione preliminare d’interesse, ma una vera e propria istanza di concessione, di fatto mettendo la freccia e sorpassando, nell’iter degli atti, il gruppo formato da Msc, Neri e Lorenzini che da gennaio sta dialogando con palazzo Rosciano, ma che ancora non aveva presentato la richiesta vera e propria per l’affidamento. Terzo motivo: in un colpo solo viene cancellato il dibattito delle ultime settimane sulla concessione temporanea dei lotti, di cui proprio Tdt avrebbe potuto usufruire, tema che a questo punto sembra avere senso solo in un’altra ottica, quella dello spacchettamento dei lotti, sempre che ci siano operatori disposti a prendersi l’altra metà.

L’istanza

Spiega l’Autorità portuale in una nota telegrafica: “Nell’oggetto della richiesta si legge che la domanda del terminal operator del Gruppo Grimaldi è volta a garantire la prosecuzione operativa dell’attività terminalistica, in correlazione ad una proposta di progetto di riorganizzazione delle aree e banchine in concessione”.

Assieme alla domanda per la gestione di una porzione della Darsena Europa, Tdt ha infatti presentato un’istanza di modifica del contenuto della propria concessione demaniale: in sostanza Grimaldi è disponibile a rinunciare a 150mila metri quadrati di aree e a 492 metri lineari di banchine in Darsena Toscana, chiedendo contemporaneamente di acquisire 194mila metri quadri e 600 metri lineari di banchine in Darsena Europa.

L’operazione

A quanto risulta l’investimento messo sul tavolo sarebbe di poco inferiore ai 200 milioni di euro. Grimaldi ha chiesto mezza Darsena Europa per realizzare un terminal contenitori sulla prima cassa di colmata. Il che – forse – permetterebbe di accelerare i tempi per avere almeno una parte della Darsena operativa prima del 2030, ma quel “forse” è gigante, poiché legato ai lavori a mare (escavo dei fondali, dighe di protezione etc) che non sono ancora partiti e che non è detto possano essere “smezzati” come le aree a terra.

Le letture

L’istanza di Grimaldi, ancor più in questi termini, ha colto di sorpresa molti. In primis il commissario Guerrieri. Il quale – si racconta a palazzo Rosciano – coi suoi collaboratori avrebbe condiviso questa riflessione: “Se venisse tutto pensato in una logica di collaborazione sarebbe una partita ben più semplice”.

In effetti il sentiment che ieri girava tra gli operatori era di grande nervosismo. E l’offerta di Grimaldi – nelle vesti di terminalista multipurpose, ma specializzato soprattutto in rotabili e molto meno in container nonostante l’attività specifica svolta in Nord Europa e in Africa – è stata letta da qualcuno come un’azione guastatrice, all’interno della “guerra” al nemico Msc e addirittura per qualcuno a favore di Genova, porto che sta soffrendo e che potrebbe risentire in prospettiva della concorrenza livornese nei traffici delle grandi porta container. In sintesi ha sentenziato qualche operatore: “Si sta cercando di non far decollare il maxi terminal”. Che in effetti maxi non sarebbe più se ridotto del 50%.

Uno dei quesiti che molti si stanno ponendo è il seguente: la proposta di Grimaldi potrebbe essere accolta anche se non fosse identificato un secondo soggetto interessato all’altra metà del terminal? Sicuramente è possibile che adesso altri player possano entrare in campo per la metà mancante. Ma i tempi sono fondamentali. Perché l’obiettivo resta o dovrebbe restare quello di individuare l’operatore privato entro fine anno.

Tuttavia in Authority, ad una prima e approssimativa lettura, l’istanza sarebbe stata definita tecnicamente fattibile e non in contrasto col piano operatore del porto. L’altro rebus è legato ai due moduli a cui Tdt – di cui si attende ancora l’illustrazione del piano di impresa – rinuncerebbe in Darsena Toscana.

Va detto che l’istanza di Grimaldi può essere letta anche come notizia positiva per Livorno. Uno, perché l’interesse di un altro operatore di livello internazionale conferma la bontà strategica dell’infrastruttura. Due, perché accresce la competitività tra privati e dunque la qualità degli investimenti che saranno proposti. Tre, perché quasi 200 milioni messi sul tavolo raccontano la centralità del porto di Livorno per il gruppo partenopeo che negli ultimi anni qui ha accresciuto presenza e investimenti ed evidentemente vuol continuare a farlo.

Cosa succede ora

La tempistica dell’istanza – per qualcuno beffarda, per qualcuno non casuale – coincidente con l’imminenza della nomina dei vertici dell’Authority, non deve rallentare l’iter. Guerrieri ha dato ordine agli uffici di aprire l’istruttoria. Teoricamente potrebbe ancora essere pubblicato il bando. Ma a questo punto è probabile che Msc, Neri e Lorenzini accelerino con la loro istanza di concessione. Chiarendo i termini e i numeri dell’investimento per acquisire l’intera piattaforma. Poi starà al nuovo presidente gestire la partita. 
 

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