Il Tirreno

Livorno

Violenza

Livorno, vandali nella polisportiva di Shangai: uno di loro ha appena 12 anni

di Stefano Taglione
I danni a una delle strutture della Virtus Livorno di via Giolitti
I danni a una delle strutture della Virtus Livorno di via Giolitti

La polizia lo ha fermato. Il presidente Giuseppe Barbato: «Costretti a chiudere, almeno temporaneamente, per problemi di sicurezza. Ci appelliamo alle istituzioni». La diocesi è la proprietaria dei locali. Il vescovo: «In questo quartiere c'è un malessere sociale»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Hanno rotto l’ingresso della polisportiva col tendirete della porta da calcio, danneggiando pure alcune stanze e lanciando perfino una bici sul tetto. Poi, all’arrivo della polizia, si sono dati alla fuga. Ma nonostante il tentativo di sfuggire agli agenti, uno dei ragazzini è stato preso: ha appena 12 anni. Il fatto è accaduto nella serata di martedì 15 aprile in via Giolitti, a Shangai, nella sede della Virtus Livorno, la società (ex circolo Real Fortezza) che ha in affitto il campo e i locali adiacenti alla parrocchia “Sacra Famiglia” dalla diocesi. A chiamare il 112 il parroco, don Adriano Scalini. Immediato l’intervento di un equipaggio della Squadra volante della questura, che li ha trovati ancora dentro, fermandone uno. Avendo 12 anni, e non essendo imputabile, il ragazzino è stato riaffidato ai genitori.

«Dobbiamo chiudere»

È senza parole il presidente Giuseppe Barbato: «Due settimane fa ci avevano già rotto le telecamere, per questo stavolta eravamo senza – commenta – e siamo costretti temporaneamente a chiudere proprio per motivi di sicurezza, dato che non ci sono più le condizioni per andare avanti, anche se speriamo di farlo al più presto. Va creata una cornice di affidabilità, ora abbiamo bisogno delle istituzioni, alle quali ci appelliamo. Siamo qua da quattro anni, svolgiamo una funzione sociale nel quartiere, e chiunque in questo periodo ci abbia aiutato, ha poi subìto dei furti, ad esempio dei telefonini. In passato sono stati aggrediti i nostri custodi, ora è troppo: i danni sono importanti, questi ragazzini fanno i bulli».

Parla il vescovo

Subito informato il vescovo Simone Giusti, che al pari di Barbato ringrazia gli agenti per il pronto intervento. «Non credo che si tratti di un’offesa alla chiesa, dal momento che i ragazzini forse nemmeno sapevano che i locali fossero di nostra proprietà, sebbene in concessione – commenta – e per noi il danno è molto indiretto. Ciò che mi inquieta, tuttavia, è il comportamento dei minori verso la polizia di Stato, dato che il parroco che ne è stato testimone oculare mi ha raccontato di un atteggiamento di sfida nei loro confronti, un’accoglienza in malo modo. Il nostro sacerdote è rimasto allibito vedendo certi comportamenti violenti e non capisco come mai si scatenino, come mai ci sia questa reazione...».

«Malessere a Shangai»

Secondo Giusti «a Shangai c’è un malessere sociale evidente, ne ho parlato anche col procuratore. In quel rione ci sono troppe famiglie in difficoltà e questo rischia di creare tensione. Questi ragazzini se si fossero accaniti su una persona, anziché sugli oggetti, avrebbero potuto farle molto male. Don Adriano per fortuna li ha visti dall’interno, da una finestra rialzata, quindi era al sicuro».

«Devianza giovanile»

Della «devianza giovanile», nel corso del suo insediamento, ha parlato il 16 aprile il neodirigente della Squadra mobile, il vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli: «Per le nostre indagini ci concentreremo anche su questo. Le baby gang? Cercheremo di approfondire anche questa problematica». Nonostante, come ha comunque specificato la questora Giusy Stellino sempre nell’ambito della presentazione del dirigente, «al momento non vi siano elementi certi sulla presenza delle baby gang in città». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Primo piano
Criminalità

Ancora sangue a Chinatown, incendi e aggressioni: l’escalation di violenza nella comunità cinese di Prato

di Paolo Nencioni
Sani e Belli