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Al livornese Paroli la Juve dei porti, Gariglio favorito per guidare Livorno

di Giulio Corsi

	Matteo Paroli
Matteo Paroli

Salvini ha ufficializzato la nomina a Genova, mentre Guerrieri vacilla

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LIVORNO. Matteo Paroli è il nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, che comprende i porti di Genova, Savona, Prà e Vado Ligure.

Classe 1969, livornese di nascita, diploma al liceo classico D’Annunzio di Cecina, laurea in legge a Siena, avvocato, una carriera all’Autorità portuale di Livorno – prima di diventare segretario generale ad Ancona e tornare nelle stesse vesti a palazzo Rosciano – Paroli è stato nominato dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, che in accordo col presidente della Regione Liguria Marco Bucci, lo ha scelto per guidare il porto più importante d’Italia, la Juventus delle banchine per dirla in termini calcistici, chiudendo 18 mesi di commissariamento.

Paroli lascerà dunque il porto livornese, aprendo probabilmente una vera e propria rivoluzione. Perché insieme a lui potrebbe fare le valige anche Luciano Guerrieri, attualmente commissario dell’ente dopo la scadenza del mandato da presidente avvenuta a metà marzo.

Al suo posto, per guidare i porti di Livorno, Piombino, Elba e Capraia, è sempre più indicato Davide Gariglio, ex parlamentare del Partito Democratico e fino al 2022 capogruppo dem della Commissione Trasporti della Camera. Il suo nome – proposto dal Pd nazionale e condiviso da quello regionale – è gradito anche al presidente Eugenio Giani, e ben visto anche dalla Lega.

Giani in un primo momento, e fino a non molto tempo fa, aveva sostenuto la conferma del piombinese Guerrieri, ma l’ostilità verso di lui di una parte importante del cluster marittimo e portuale, la freddezza di una parte del Pd livornese e la spaccatura sul suo operato della federazione Pd Val di Cornia ed Elba, hanno alla fine giocato contro la linea della continuità. Tanto più che da Roma il nome di Gariglio, in una partita a scacchi che riguarda quasi tutti i porti italiani, ha finito per unire centrosinistra e centrodestra. Paroli è stato infatti il primo per il quale il ministero ha formalizzato la nomina, tra le 14 Authority attualmente commissariate, aprendo di fatto le danze dei rinnovi. Qualora dovesse prevalere la linea del rinnovo totale dei vertici livornese, il rischio da evitare per il porto sarà quello di un allungamento dei tempi sulle due grandi partite in corso, Darsena Europa e caccia ai finanziamenti per i collegamenti ferroviari.


 

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