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Livorno, Romito chiuso ai Tir per 6 mesi: il prefetto anticipa l'ordinaza. La rabbia di Cna

Livorno, Romito chiuso ai Tir per 6 mesi: il prefetto anticipa l'ordinaza. La rabbia di Cna

Divieto ai camion anche sulla 206. Cna sul piede di guerra: «Grossi danni alle imprese, subito un fondo per garantire i ristori»

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LIVORNO. Dal 15 aprile al 15 ottobre il Romito verrà chiuso al traffico pesante. L’ordinanza è stata firmata ieri, lunedì 7 aprile, dal prefetto Giancarlo Dionisi. Si allarga così notevolmente il periodo di divieto per i camion sul tratto di strada che va dal Maroccone a Chioma, già in vigore da anni e finalizzato alla sicurezza di chi percorre il Romito nel periodo estivo. Precedentemente l’ordinanza era limitata ai mesi di luglio e agosto, adesso diventa di sei mesi, anche considerando il susseguirsi a breve distanza di tempo delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e del primo maggio. Contemporaneamente il divieto scatterà anche sulla statale 206, nel tratto d’Emilia compreso tra Vicarello e la rotatoria al Malandrone.

Il divieto sarà esteso per 24 ore al giorno. La circolazione dei veicoli interdetti sarà deviata sull’autostrada A12, nel tratto compreso tra il casello di Collesalvetti e il casello di Rosignano Marittimo.

Dopo la firma dell’ordinanza è intervenuta Cna che ha evidenziato il danno economico a carico delle imprese di autotrasporto. «Cna – si legge in una nota –, pur comprendendo e condividendo le ragioni di sicurezza stradale che hanno da sempre motivato le passate ordinanze di parziale chiusura estiva al traffico pesante della SS1 all’altezza del Romito da Maroccone a Chioma e sulla SS206 da Collesalvetti al Malandrone, rimane sorpresa e contrariata dall’ordinanza del prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi che ha esteso il periodo di interdizione a sei mesi e per le intere 24 ore, dal 15 aprile al 15 ottobre. L’ordinanza infatti giunge con un preavviso di appena sette giorni dall’entrata in vigore e senza che sia stata realizzata l’organizzazione di un sistema di ristori dei maggiori costi che dovranno sostenere le imprese locali di autotrasporto che per lavoro transitano quotidianamente su quelle tratte: oltre al costo del pedaggio infatti vengono imposti costi di maggior chilometraggio e maggiori tempi di guida, non prevedibili in questa misura rispetto agli scorsi anni in cui la chiusura era per circa un mese e mezzo». Secondo Cna «soprattutto la chiusura così anticipata, totale e prolungata della SS206 Emilia anche nei giorni feriali e perfino nelle fasce notturne nei mesi non estivi lascia gli operatori interdetti».

La confederazione dell’artigianato chiede «che i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano, la Camera di Commercio e la Provincia diano urgentemente garanzie degli importi da stanziare da parte di ogni ente per creare un fondo con cui compensare i maggiori costi imposti alle imprese dell’autotrasporto e che insieme a Sat venga codificata la modalità per la determinazione dei transiti dai caselli di Collesalvetti e Rosignano». 

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