Il Tirreno

Livorno

Antignano

Amaranto, vista mare, dedicata a Simone Cingolani: a Livorno arriva la prima panchina memoriale

di Francesca Suggi
Amaranto, vista mare, dedicata a Simone Cingolani: a Livorno arriva la prima panchina memoriale<br type="_moz" />

Il Comune accoglie la richiesta della famiglia per ricordare il 36enne scomparso a novembre

2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Seduto su quella panchina. Chiudere gli occhi e vederlo ancora lì, come faceva appena poteva. Quando staccava dal lavoro. Era il suo luogo dell’anima. Dove Simone Cingolani si rasserenava. Dove rifletteva. Dove contemplava il mare.

La famiglia così lo vuole ricordare il suo Simone, volato via troppo presto, a 36 anni. Come racconta la targa apposta da poco su quella seduta vista mare e orizzonte, ad Antignano, all’altezza della spiaggia dei cani. “In memoria di Simone Cingolani, per sempre nei nostri cuori. 25 novembre 2024, la tua famiglia”.

Da oggi quella seduta amaranto, di fatto, ha un valore molto simbolico per la città. È la prima “Panchina memoriale”. Un modo per non dimenticare. Per riempire un vuoto. Per lasciare un segno nel ricordo di un figlio, di un fratello, di una persona cara che lascia questa vita improvvisamente, a soli 36enni, trovato nel novembre scorso senza vita nella sua casa.

Un ragazzone dal cuore buono. Solare, gentile. Che rendeva anche gli altri migliori. Lavorava come operaio per una ditta che opera all’interno della raffineria Eni di Stagno.

«È il primo patto di collaborazione di questo tipo che facciamo in tutta la città: abbiamo pensato, una volta che ci è pervenuta la richiesta della mamma di questo ragazzo, che fosse una bella iniziativa, da una parte un modo per alleggerire in qualche modo il dolore della famiglia e dall’altra l’adozione di una panchina da parte di un cittadino che se ne prenderà cura», è direttamente la vicesindaca Libera Camici a spiegare il senso della “Panchina memoriale”.

«In questo patto di collaborazione la famiglia si fa carico della cura della panchina e dell’area circostante, si è occupata di tinteggiare di amaranto la seduta e di apporre la targa ricordo», va avanti Camici.

Sicuramente si tratta di una prima seduta memoriale alla quale ne potrebbero seguire anche altre, basandosi su richieste che in futuro potrebbero arrivare.

«Dopo un confronto anche col settore dei Beni Comuni abbiamo deciso di accogliere la richiesta e formalizzare il primo patto di collaborazione di questo tipo e siamo disposti ovviamente anche a valutare quelli che potranno arrivare», aggiunge.

Perché quella panchina oggi amaranto era nel cuore di Cingolani. Quella che sceglieva sempre quando aveva voglia di lungomare. E la sua famiglia è là che lo vuole ricordare. È seduto là, mentre si gode il mare che vuole continuarlo a immaginare.

Con quel sorriso sempre sulle labbra che è rimasto nel cuore della famiglia e degli amici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Il provvedimento

Stop agli affitti brevi, la sentenza del Consiglio di Stato: il caso di Sirmione un’incognita su Firenze

Sani e Belli