Siamo tutti corrieri: ecco la App made in Livorno per trasportare oggetti al minor costo possibile
Si chiama “Up” ed è nata dall’idea di due trentenni, Raffaele Scarlatti e Samuele Bacci. «Mettiamo in contatto le persone che si spostano e quelle che devono fare spedizioni»
LIVORNO. Arriva in Italia una nuova piattaforma delivery: si chiama “Up – Basta un click” e nasce dall’idea e dalla mano di due livornesi, Raffaele Scarlatti e Samuele Bacci, entrambi classe 1991, che hanno lanciato questa nuova piattaforma che si basa su socialità, ecosostenibilità e innovazione.
«L’idea di lanciare Up nasce nel 2022, dopo che ho condotto uno studio sul mutamento del comportamento dei consumatori durante il periodo pandemico e post-pandemico – racconta Scarlatti, laureatosi alla facoltà di logistica dell’Università di Pisa, che ha sede a Livorno –. Da questo studio è scaturita l’idea di sviluppare un’infrastruttura comunicativa autonoma dedicata al mondo del delivery, con l’obiettivo di creare una piattaforma web di drive delivery pooling che rispondesse alle esigenze degli utenti, ottimizzando i costi gestionali e le rotte di percorrenza. Up sarà come il bla bla car, ma dei pacchi».
La piattaforma abbraccia uno specifico tipo di business, il cd “business collaborativo”. «Vogliamo ridefinire tutti i canoni di trasporto al fine di ottimizzare l’impatto che i trasporti hanno. Con questo tipo di business si riescono a mettere in contatto le persone che per diversi motivi si spostano da una parte all’altra, riuscendo ad ottimizzare il loro trasporto – continua Scarlatti –. Vogliamo incentivare il trasporto pubblico. Abbiamo infatti creato Up per coloro che utilizzano i mezzi pubblici quotidianamente».
Il funzionamento di Up è semplice. Se un utente vuole spedire qualcosa può creare e pubblicare l’annuncio sulla piattaforma, via app o via sito, stabilendo la tariffa per la spedizione, che è consigliata dall’algoritmo della piattaforma. Una volta pubblicato, l’annuncio del creatore sarà visibile a tutti, ed è in questo momento che si attiva una seconda figura, quella del driver. Accendendo il geolocalizzatore, infatti, chiunque può condividere la propria posizione per visualizzare gli annunci pubblicati dai creatori a lui più vicini. A questo punto il driver, può accettare di prendere in carico una “missione”, e sparando sul Qr Code identificativo della stessa prenderà in carico l’articolo da consegnare.
«Il driver guadagna il novanta percento della spedizione, e si vedrà accreditati i soldi quando la consegna verrà effettuata. Ed è tutelato al cento percento dalla piattaforma – spiega Scarlatti –. Per incentivare l’uso dei mezzi pubblici abbiamo creato degli ecopoint, cioè dei punti che permetteranno al driver di avere dei vantaggi, e che vengono acquisiti consegna dopo consegna, attraverso l’utilizzo dei mezzi pubblici. Ad ogni mezzo è stato attribuito un totale di ecopoint, secondo la Co2 emessa e quindi l’impatto sull’ambiente. Vogliamo ridurre le emissioni di Co2 aggregando le funzioni dei viaggi delle persone. Se uno fa il pendolare tutti i giorni Livorno-Firenze, per esempio, può approfittarne per consegnare un pacco a Firenze, senza far spostare un corriere apposta».
Durante il suo utilizzo, quindi, Up genererà il miglior prezzo di mercato per le spedizioni: «E dai prezzi di mercato viene tolto il percento, che è il valore dell’iva – conclude Scarlatti –. Up velocizza i tempi, chi fa le consegne con noi ci mette sempre meno di un corriere».
Scarlatti e Bacci presenteranno Up domani sera presso il ristorante Amedeo, con tanto di banchetto e bevande offerte dai due fondatori, in via Enrico Mayer 52, alle 20.15. Per info e prenotazioni chiamare il numero 375-6409444.