Il Tirreno

Livorno

L’anteprima

Giancarlo Giannini, Elio, Max Gazzè: il Mascagni festival di Livorno cala gli assi

Giancarlo Giannini, Elio, Max Gazzè: il Mascagni festival di Livorno cala gli assi

Città come un palco a cielo aperto. Il debutto con Effetto Venezia: il programma

6 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO.  Grandi ospiti attesi alla VI edizione: Elio, celebre leader di Elio e le Storie Tese, Giancarlo Giannini, Max Gazzè & l’Orchestra Popolare del Saltarello, e La Banda Musicale dei Vigili del Fuoco. La chiusura del Mascagni Festival sarà affidata ad una delle opere più raffinate di Pietro Mascagni, L’amico Fritz.

Il festival di agosto

Il Festival dedicato al compositore livornese ha presentato questa mattina nella conferenza stampa presso Palazzo Strozzi Sacrati sede della Regione Toscana a Firenze, in anteprima alcuni eventi che animeranno la rassegna estiva a Livorno. L’apertura in collaborazione con Effetto Venezia. Sono intervenuti Sandra Scarpellini Presidente Provincia di Livorno, Angela Rafanelli Assessora cultura Comune di Livorno e Marco Voleri Direttore artistico Mascagni Festival; con loro Cristina Manetti responsabile ufficio gabinetto Regione Toscana; ha moderato Gianni Todini Direttore ASCA News.

Il prossimo 2 agosto, nel giorno dell’80° anniversario della scomparsa di Pietro Mascagni, la VI edizione del Mascagni Festival, in collaborazione con Effetto Venezia, si aprirà con un evento straordinario nella suggestiva Fortezza Vecchia di Livorno, e andrà avanti fino al prossimo 13 settembre. Protagonisti della serata d’inizio saranno l’eclettico Elio, celebre leader di Elio e le Storie Tese, e il pianista di fama internazionale Roberto Prosseda, che guideranno il pubblico in un viaggio musicale unico nel suo genere, tra ironia, lirica e grande spettacolo intitolato “Largo al Factotum”.  Il percorso musicale spazierà da Rossini a Mozart, da Kurt Weill alla contemporaneità di Luca Lombardi, attraversando celebri pagine operistiche come Don Giovanni e Il Barbiere di Siviglia, fino ad arrivare a sorprendenti odi musicali dedicate a una zanzara, un criceto e un moscerino.

80 anni fa se ne andava Mascagni

«Ottant’anni fa se ne andava Pietro Mascagni. – ha spiegato durante il direttore artistico Marco Voleri - Ma il tempo non cancella i grandi: li costringe semmai a rinnovarsi, a tornare in scena sotto nuove luci. Così, con lo sguardo di chi sa che la memoria non è solo ricordo ma anche progetto, nasce il Mascagni Festival 2025. Un caleidoscopio di linguaggi che non mette in ordine il passato, ma lo accende: la tradizione che gioca con l’innovazione, l’opera che conversa con la prosa, la musica cosiddetta “colta” che abbraccia quella popolare, e tutto ciò che il suono può fare quando incontra la tecnologia».

La città, un palco a cielo aperto

La città labronica diventerà quindi, ancora una volta palcoscenico a cielo aperto per l’importante rassegna internazionale dedicata alle opere e alla vita del compositore Pietro Mascagni, sotto la direzione artistica del tenore Marco Voleri e prodotto dal dipartimento della Fondazione Teatro Goldoni. La prima dello spettacolo sarà parte integrante della manifestazione “Effetto Venezia”, l'originale manifestazione estiva labronica organizzata da Fondazione Lem.

Il presidente Giani

E nella conferenza non è voluto mancare un messaggio del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. «Quest’anno il Festival Mascagni di Livorno celebra un traguardo straordinario: l’80° anniversario della scomparsa di Pietro Mascagni, un compositore che ha segnato la storia della musica operistica e ha contribuito in modo significativo alla cultura musicale della nostra regione e del nostro paese.  Questa edizione del festival non è solo un omaggio alla sua musica, ma anche una celebrazione di come la cultura possa unire le generazioni e i territori. La Regione Toscana è sempre stata in prima linea nel sostenere la cultura, e il Mascagni Festival è uno degli esempi più brillanti di come la nostra terra possa essere il palcoscenico ideale per eventi di respiro internazionale».

«Le parole del presidente Giani ci onorano – ha risposto il direttore Voleri - perché sanciscono una verità semplice e difficile: che questo festival è diventato parte del paesaggio culturale della Toscana. E che la cultura, quando riesce nel suo miracolo, unisce generazioni e luoghi come solo la bellezza sa fare. Accanto alla musica, ci sono i semi del futuro: la Mascagni Academy, il concorso internazionale “Voci Mascagnane”, lo spin-off “Terre Mascagnane” e le collaborazioni oltreconfine sono i rami nuovi di un albero antico. È qui, in questo intreccio di radici e visioni, che il Festival continua il suo viaggio. Sempre più, il Mascagni Festival è un luogo dove la musica non solo incontra il futuro: lo inventa».

Location ed eventi

E anche quest’anno l’incantevole panorama della Terrazza Mascagni farà da sfondo dal 26 al 30 agosto agli eventi principali del Festival. Si parte il 26 agosto con “Mascagni, il Divo”. Una prima assoluta e un evento esclusivo che celebrerà Pietro Mascagni, figura cardine della musica operistica. Giancarlo Giannini, attore di fama internazionale, darà voce al compositore, restituendone il carisma e la complessità attraverso un racconto coinvolgente.

Spazio alla contaminazione pop nella serata del 29 agosto, Max Gazzè, tra i più amati cantautori italiani, si esibirà insieme all’Orchestra Popolare del Saltarello per una serata unica nel suo genere. Il concerto vedrà Gazzè reinterpretare il suo repertorio in un’inedita fusione con le sonorità tradizionali, grazie all’accompagnamento di 15 musicisti e 6 ballerini che daranno vita a coreografie ispirate alle danze popolari.

Altro appuntamento da segnalare quello del 30 agosto, con la Banda Musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, diretta dal M° Donato Di Martile, che farà tappa a Livorno per un concerto straordinario nell’ambito del Mascagni Festival 2025. Un evento che celebra la grande tradizione musicale italiana attraverso un repertorio di arrangiamenti veristi di forte impatto emotivo, in omaggio alla figura di Pietro Mascagni e al legame profondo tra la musica e le emozioni più autentiche.

Ma spazio anche alla sperimentazione con l’Intelligenza Artificiale. Infatti il 6 settembre presso l’Hangar Creativi di Livorno andrà in scena “Cavaller-IA Rusticana” dove si potrà assistere ad uno dei primi veri scontri tra l’arte dell’uomo e la creatività dell’intelligenza artificiale. Da un lato, cantanti e pianista eseguono dal vivo le celebri melodie dell’iconica opera mascagnana. Dall’altro, un algoritmo le rielabora e ne restituisce in tempo reale la sua esecuzione musicale.

E questa VI Edizione del Mascagni Festival, si concluderà il 12 e 13  settembre con una delle opere più raffinate di Pietro Mascagni, L’Amico Fritz, in scena al Teatro Goldoni. Questo allestimento riprenderà la storica produzione del Teatro di Livorno del 1991, omaggiando un titolo che rappresenta un unicum nella produzione del compositore livornese. Mascagni, con L’amico Fritz, sperimenta una scrittura lirica più leggera rispetto ai drammi successivi come I Rantzau e Guglielmo Ratcliff, scegliendo il genere della commedia lirica.

Il manifesto by Oblo Creature

L’immagine dell’iconico manifesto scelta per quest’anno, è opera di Giulia Bernini in arte Oblo Creature, e trae ispirazione da uno dei più grandi maestri della graphic design, Milton Glaser, e dal suo iconico manifesto dedicato a Bob Dylan. Oblo Creature riprende lo stile di Glaser, declinandolo in chiave mascagnana e livornese, per omaggiare il suo genio pop ante litteram.

Il profilo di Mascagni, la folta chioma di capelli come onde, la potenza dei suoi componimenti musicali e la connessione con la città, si esprimono anche attraverso la palette utilizzata: quella dei colori del mare, dei tramonti ipnotici di Livorno e dei suoi scogli.

Turismo in Toscana: i reportage

Costa apuana

Massa, l’estate con il pontile chiuso: la tintarella diventa con vista sul relitto. I rischi per il turismo (non solo nelle presenze)

di Giovanna Mezzana
Sani e Belli